Attentati Parigi, ex Sisde: Attacco militare, no solitari

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Novembre 2015 - 17:42 OLTRE 6 MESI FA
Attentati Parigi, ex Sisde: Attacco militare, no solitari

Attentati Parigi, ex Sisde: Attacco militare, no solitari

ROMA – Alfredo Mantici, ex capo del dipartimento Analisi del Sisde, è stato intervistato da Affaritaliani.it in merito agli attacchi di Parigi. “Attacco militare pianificato nei dettagli. Nelle banlieue si è creato un esercito di guerriglieri. I servizi francesi? Rovinati da Hollande”, ha detto.

Alfredo Mantici ha quindi proseguito:

“Mi dispiace essere stato un facile profeta, ma purtroppo si è realizzato quello che avevo paventato nelle mie due precedenti interviste rese ad Affaritaliani.it. Come era successo con la strage di Charlie Hebdo, i servizi segreti francesi si sono fatti trovare con le braghe calate e, come avevo avvertito negli scorsi giorni, il terrorismo si sta muovendo per effettuare una rappresaglia su coloro che intervengono in Siria”.

“Quello che mi rammarica è che purtroppo si è confermato il fatto che la nuova intelligence francese continua a non avere il polso della situazione. La débacle passa anche e soprattutto attraverso la riorganizzazione portata avanti dal governo Hollande. Fino a gennaio 2014 la sicurezza interna francese era affidata a due servizi, la Dst (Direzione di sorveglianza del territorio) e la Rg (direction centrale des Renseignements généraux) che dipendevano dal capo della Polizia. Entrambe svolgevano non solo attività di intelligence ma anche di polizia politica e segreta. Avevano una riconosciuta e solida fama di efficienza”.

All’inizio dello scorso anno i servizi sono stati riformati ed è stata creata la Dgsi (Direzione generale della sicurezza interna) che opera in maniera analoga alla già precedentemente esistente Dgse (Direzione generale della sicurezza esterna), dipendente dal ministero della Difesa prima e da quello degli Esteri poi. La Dgsi, analogamente, è stata messa alle dirette dipendenze del ministero dell’Interno. Il processo di cambiamento a portato all’allontanamento di molti “anziani” e una riorganizzazione dello staff dirigenziale. Il risultato che ora i servizi rispondono alle indicazioni politiche del ministro e del governo mentre prima rispondevano alle esigenze tecniche del capo della polizia”.