Attentato Nizza, la storia delle vittime: Fatima, Sean, Brodie, Viktoria…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 15 Luglio 2016 - 20:22 OLTRE 6 MESI FA

NIZZA – Fatima Charrihi, una musulmana, è stata la prima vittima dell’attacco terroristico di Mohamed Lahouaiej Bouhlel a Nizza il 14 luglio. Poi Sean Copelan e il figlio Brodie, americani in vacanza. E ancora Viktoria Savchenko, ragazza russa di appena 20 anni. Ci sono i due liceali tedeschi con la loro insegnate. C’è la mamma marocchina con il suo bambino e quella tunisina che ancora non sa dov’è finito il suo. Turisti russi, ucraini, svizzeri, armeni, cinesi. Loro sono solo alcune delle  84 vittime della furia omicida del terrorista franco-tunisino Bouhlel. Vittime che venivano da tutto il mondo, con le loro storie, e che hanno trovato la morte sulla Promenade des Anglais in Francia.

Se l’assassino cercava un luogo dove colpire con la Francia anche una rappresentanza di tutto il mondo civilizzato non poteva trovare meglio della promenade des Anglais, sette chilometri affacciati sul mare dove da 150 anni passeggia il turismo internazionale.

La prima vittima dell’attentato terroristico a Nizza è una donna musulmana, Fatima Charrihi, madre di sette figli. Il figlio della donna, la definisce “una vera musulmana”. “Indossava il velo, praticava l’islam vero, non quello dei terroristi”, ha raccontato. L’Express pubblica anche la foto del permesso di soggiorno della famiglia. Secondo il figlio la donna è la prima vittima perché “prima di lei non c’erano altri cadaveri”.

Sean Copelan di 51 anni e suo figlio Brodie di 11, sono stati fra le prime vittime ad essere identificate. Originari di Lakeway in Texas, erano in vacanza con la loro famiglia.

Appartengono alla Paola-Fuerst Schule, una scuola di Charlottenburg, a ovest di Berlino, i due liceali tedeschi e la loro insegnante uccisi dalla folle corsa del terrorista. Erano in gita scolastica come altri studenti tedeschi di altre cinque scuole che però non hanno segnalato problemi.

Al momento sarebbero due le vittime svizzere, si tratta di Linda Casanova di 54 anni abitante nel Canton Ticino e di un bambino di cui ancora non si conosce l’identità. Secondo le autorità svizzere però il numero delle vittime elvetiche potrebbe aumentare. Diversi i russi coinvolti nell’attentato, tenendo conto che a Nizza vive una comunità russo-ortodossa.

Tra i morti ci sarebbero una cittadina russa, Viktoria Savchenko, di poco più di vent’anni, e una connazionale russa, Natalia Otto, mentre altre due persone di nazionalità russa risultano al momento disperse. Inoltre, due cittadine russe sono rimaste ferite e sono ricoverate in ospedale a Monaco e Nizza: si tratta di Polina Serebryannikova e di Galina Sokolova.

Ancora nel pomeriggio non si sapeva nulla di ufficiale sulla sorte di una ventina di cittadini belgi dati per dispersi. Con un tweet il ministro degli esteri belga Didier Reynders annunciava che fra le vittime “probabilmente” si trovavano un belga di origine e una donna kazaka residente in Belgio.

Anche l’Armenia ha le sue vittime nel triste elenco. Secondo le autorità di quel paese sarebbero almeno due i morti. L’elenco dei paesi che vede suoi cittadini coinvolti nella strage è ancora lungo: Ucraina (una vittima), Marocco (una donna e un bambino), Algeria (una donna), Cina (due morti), Tunisia (due trentenni: Bilal Labaoui e Olfa Bent Souayah il cui figlio di 4 anni è dato per disperso, di origini tunisine anche il cinquantenne Abdelkader Toukabri, che lavorava come meccanico a Nizza).