Batterio killer, sequenziato il dna: ceppo altamente tossico e letale

Pubblicato il 13 Giugno 2011 - 15:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il Dna del batterio killer è stato sequenziato da un laboratorio cinese in collaborazione con i ricercatori tedeschi: estratto da un paziente tedesco il ceppo di Escherichia coli si è rivelato particolarmente tossico e letale.  Il ceppo che finora ha registrato 35 vittime e oltre 3 mila contagi in Germania, originatosi da una fattoria organica nel Nord del paese, e che  si è rivelato essere la mutazione di un ceppo tedesco già individuato circa 10 anni fa.

L’E. coli è un batterio in costante evoluzione ed è facilmente soggetto a mutazioni genetiche, poiché sensibile all’acquisto di geni da parte di altri ceppi che si trovano negli animali e nell’uomo, che gli offrono la possibilità di divenire pericolosamente letale, come ha spiegato Flemming Scheutz, capo del Collaborating centre laboratory dell’Organizzazione mondiale della salute (WHO) in Danimarca.

“E’ davvero una sfortuna che in questo caso il batterio di sia ricombinato e abbia assunto  questo aspetto pericoloso nella catena alimentare”, ha dichiarato Scheutz, che ha poi sottolineato la difficoltà nel riuscire ad individuare il ceppo specifico del batterio ed il suo comportamento a fronte della ricerca di una cura o di un vaccino. Scheutz ha inoltre spiegato che sono molti i ceppi con caratteristiche simili, tanto che studiare il batterio killer corrisponde “a guardare solo 3 persone in una foto di famiglia dove le altre 50 sono mancanti”.

Stephen Smith, microbiologo del Trinity College di Dublino non coinvolto nel lavoro di sequenziamento del dna, ha comunque spiegato che il nuovo ceppo di E. coli si riproduce nell’intestino in maniera molto diversa dai ceppi conosciuti, che normalmente comportano solo patologie a carico dell’apparato digerente, mentre nell’epidemia tedesca si sono verificati anche problemi di natura neurologica, come casi di paralisi, e problemi riguardanti la funzionalità renale, tanto che i pazienti più gravi sono stati sottoposti a dialisi e trasfusioni di sangue.

“Con altri ceppi ci vogliono milioni di batteri nello stomaco per ammalarti, ma con questo batterio si può essere infettati con numeri decisamente inferiori”, ha osservato Frederick Blattner, dell’università del Wisconsin, ricercatore che ha potuto visionare le nuove informazioni dal sequenziamento genetico. Inoltre il batterio ha mostrato almeno 8 geni che lo rendono resistente a molti degli antibiotici in circolazione, un’informazione che potrebbe aiutare i medici nella scelta del trattamento più opportuno per i pazienti.

“Il prossimo passo da fare sono test a livello molecolare per vedere quale farmaco funzioni meglio”, ha dichiarato Bincheng Yang, portavoce del BGI, laboratorio cinese che ha sequenziato il batterio. Inoltre l’assenza di una cura sottolinea l’importanza della prevenzione, dato che il batterio si trasmette attraverso i vegetali e la cattiva igiene, tanto che il microbiologo Gad Frankel, dell’Imperial college di Londra, ha proposto la possibilità di “sviluppare degli inibitori per prevenire il deposito del batterio sui vegetali”.

La verità è che lo studio di questo ceppo, altamente tossico e pericoloso, richiederà ancora tempo e il sequenziamento dei suoi geni rappresenta solo il primo passo per porre fine all’emergenza sanitaria che è apparsa in Germania in questi giorni. Il microbiologo Smith sulla questione è chiaro: “non possiamo fermare l’evoluzione, ma se possiamo capire oggi come e quando avviene, saremo in grado in futuro di salvare la vita ai contagiati”.