Batterio killer. Allarme anche in Svezia, Danimarca, Gran Bretagna e Olanda

Pubblicato il 26 Maggio 2011 - 20:39 OLTRE 6 MESI FA

cBERLINO – C’è una spedizione di cetrioli contaminati, provenienti dalla Spagna, tra le cause dell’epidemia del batterio E.Coli, scoppiata a metà maggio in Germania, dove finora ha provocato quattro vittime e che, secondo quanto ha confermato la Commissione europea questa sera, in misura minore ha colpito anche Svezia, Danimarca, Gran Bretagna e Olanda.

Finora, la verdura prodotta in Germania era tra i principali sospettati, nonostante le rassicurazioni dell’associazione degli agricoltori tedeschi. La conferma che si tratta di un batterio killer è arrivata dall’Istituto di Igiene di Amburgo (Nord), che ha analizzato quattro cetrioli importati, tutti contaminati: tre di essi provengono dalla Spagna, l’origine del quarto non è ancora stata stabilita.

Nel frattempo, l’allerta è scattata presso tutti gli organismi di sicurezza alimentare, a partire dal Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc). La Commissione europea questa sera ha confermato che una delle fonti responsabili della contaminazione è stata identificata in campioni di cetrioli biologici provenienti dalle province spagnole di Almeria e Malaga.

L’infezione – aggiunge Bruxelles – interessa soprattutto la Germania (214 casi registrati e due decessi) e in minor misura Svezia (10 casi), Danimarca (4), Gran Bretagna (2) e Olanda (1)”. La Germania continua nella ricerca di altre fonti potenziali di contaminazione. Intanto sono finiti sotto esame – precisa la Commissione Ue – ”un’altre serie di cetrioli che provengono dall’Olanda e sono commercializzati in Germania”.

Responsabile dell’infezione è il ceppo enteroemorragico (Ehec) del batterio Escherichia coli (E.coli), che provoca lesioni all’intestino – causando diarrea continua – e può colpire anche i reni. Cosi’ sono morte in Germania almeno quattro donne, tra 25 e 83 anni. La vittima più recente, 41 anni, viveva a Cuxhaven, nella Bassa Sassonia (nordovest), risale ieri. Prima di lei, l’infezione aveva colpito un’anziana di 83 anni sempre della Bassa Sassonia, una donna di 80 anni dello Schleswig-Holstein (Nord) e una 25/enne di Brema (Nord).

Ma la lista potrebbe allungarsi presto. Le autorità sanitarie di Amburgo, infatti, stanno accertando le cause del decesso di un uomo di 38 anni trovato morto nel suo appartamento martedì. Fino a mercoledì, in Germania c’erano 138 casi accertati di Ehec rispetto a una media annuale di 60-70. Di fronte a questa epidemia, il ministro dell’Agricoltura tedesco, Ilse Aigner, ha definito ”preoccupante” la rapida diffusione del batterio e oggi il ministero della Sanita’ ha assicurato che le autorità regionali sono ”al lavoro” per far fronte all’emergenza, sottolineando che tutti i ”meccanismi sono stati attivati e funzionano”.