Beve tè afgano al papavero: rischia di morire di overdose

di redazione Blitz
Pubblicato il 4 Maggio 2017 - 05:02 OLTRE 6 MESI FA
Beve tè afgano al papavero: rischia di morire di overdose

Beve tè afgano al papavero: rischia di morire di overdose

SWINDON – Una donna di 64 anni, a Swindon nel Wiltshire inglese, ha rischiato la vita dopo aver bevuto un tè caldo al papavero, fiore che contiene alcaloidi oppiacei di derivazione morfinica.

Di ritorno dall’Afghanistan, la donna, di cui non si conosce il nome, ha deciso di preparare la bevanda con dei germogli del fiore raccolti in una fattoria. E’ salva grazie a un cane che ha abbaiato allertando così i paramedici: era svenuta, immobile mentre l’auto era già in moto.

Sul British Medical Journal, i medici che le hanno salvato la vita hanno scritto di aver rilevato nel suo corpo un eccesso di eroina che la stava mandando in overdose. La donna, si è scoperto poi che non era la prima volta che aveva bevuto questo tipo di tè. La donna, cercava infatti di alleviare i suoi timori per una macchia scura che aveva sul piede: “Era diventata ansiosa poiché aveva già combattuto con un melanoma e per alleviare l’agitazione, beveva tè all’oppio con una notevole quantità di zucchero”.

Quando è arrivata al pronto soccorso era in arresto respiratorio, ipotermia, iperglicemia e senza alcun tipo di intervento, entro cinque minuti la morte sarebbe stata inevitabile, spiega il Daily Mail. I paramedici, nella sua auto non avevano individuato alcuna preparazione legata alla droga o segni di consumo di sostanze stupefacenti, cosa che avviene spesso in questi casi. L’auto della donna era infatti soltanto piena di utensili da giardinaggio. La donna mostrava segni di attività recenti, dato che aveva le mani sporche e gli stivali fangosi.

Una volta in ospedale, nonostante le cure del pronto soccorso, la situazione è peggiorata ed è stata spostata a terapia intensiva. Dopo la somministrazione di Naloxone per contrastare il sovradosaggio d’oppio, è migliorata significativamente nelle 36 ore successive. La donna è stata dimessa, è tornata a casa ma le è stato consigliato di non bere mai più tè all’oppio.

Per centinaia di anni, le persone hanno utilizzato questo tè come rimedio per dolori, problemi di sonno e persino ansia. I germogli del papavero contengono alcaloidi oppiacei e gli effetti collaterali possono includere nausea, vomito, crampi allo stomaco, vertigini, sonnolenza e sedazione; il tè al papavero, come l’eroina, dà assuefazione.