Billy El Nino, il commissario torturatore del franchismo ha una pensione d’oro

di redazione Blitz
Pubblicato il 10 Luglio 2018 - 07:10 OLTRE 6 MESI FA
Billy El Nino, il commissario torturatore del franchismo ha una pensione d'oro

Billy El Nino, il commissario torturatore del franchismo ha una pensione d’oro

MADRID – Antonio Gonzalez Pacheco, detto “Billy El Nino”, ex commissario di polizia e considerato uno dei torturatori della dittatura franchista, riceve una pensione d’oro grazie a 4 medaglie ricevute fra il 1972 e il 1982. Le sevizie attribuite a Pacheco o Billy El Nino, Billy the Kid, nel corso degli interrogatori e in generale ai detenuti, sono coperte dalla legge di amnistia generale per i crimini del franchismo votata nel 1978 nella transizione fra dittatura e democrazia dopo la morte nel 1975 del “generalissimo” Francisco Franco. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play]

Il fatto che al 72enne González Pacheco, che faceva parte della famigerata brigata di polizia socio-politica di Franco, siano state attribuite le 4 medaglie ha avuto come conseguenza l’aumento del 50% della pensione, nonostante il presunto oscuro passato, scrive il Telegraph.

Il governo socialista spagnolo, al potere meno di un mese fa, ha commissionato un’indagine interna in risposta alla richiesta dell’Associazione per il recupero della memoria storica (ARMH) di togliere al presunto torturatore una medaglia assegnata nel 1977. In una petizione firmata da 250.000 persone, inoltre viene chiesto che all’ex commissario vengano tolte tutte le medaglie.

Il mese scorso, il leader del partito di sinistra Podemos, Pablo Iglesias, ha denunciato al Congresso dei deputati le torture inflitte da González Pacheco a una donna e inoltre criticato l’allora governo dell’ex primo ministro conservatore, Mariano Rajoy, per non aver accettato di privare l’ex poliziotto della decorazione del 1977. Nel 2013, un tribunale argentino aveva emesso un mandato di cattura internazionale per González Pacheco e un’ex guardia civile, Jesús Muñecas Aguilar, in relazione a casi di presunto omicidio, tortura e detenzione illegale nell’ambito di un’indagine sui crimini commessi da ex agenti nella dittatura di Franco.

María Servini de Cubría, giudice di Buenos Aires, ha aperto un’indagine sulla base del principio di giustizia universale dopo la denuncia di 13 cittagini argentini ma la richiesta di estradizione per ottenere la testimonianza di González Pacheco e Aguilar è stata respinta. I giudici spagnoli hanno concluso che i reati erano stati commessi 30 anni prima e respinto l’idea che potessero essere considerati crimini contro l’umanità.

Rosa García Alcon è stata arrestata e torturata nell’agosto del 1975 quando era un’attivista studentesca di 18 anni a Madrid. “Quello che ricordo di più era la sua bocca, molto grande che si avvicinava alla mia faccia e mi urlava contro … Più che terrore provavo disgusto. Aveva un pessimo odore, è stato orribile. Non ricordo che mi abbia chiesto qualcosa, soltanto che mi picchiava come un pazzo”, ha dichiarato nella denuncia contro “Billy El Nino”, pubblicata da eldiario.es. “Mi diceva puttana, puttana. Era molto irrispettoso verso le donne, molto sessista. Si divertiva a terrorizzare”.

Il ministro degli interni spagnolo, Fernando Grande-Marlaska, ha riferito che esaminerà la procedura per privare González Pacheco delle medaglie.