Bruxelles, kamikaze testamento: volevano vendicare Salah

di redazione Blitz
Pubblicato il 23 Marzo 2016 - 14:07 OLTRE 6 MESI FA
Bruxelles, kamikaze testamento: "Non in cella come Salah"

Bruxelles, kamikaze testamento: “Non in cella come Salah”

BRUXELLES – Non voleva finire in cella come Salah però lo voleva vendicare, il kamikaze di Bruxelles che ha preferito morire martire trascinando con sé decine di vite umane. E’ stato trovato in un cestino della spazzatura il pc di Ibrahim El Bakraoui, uno dei kamikaze dell’aeroporto Zaventem. All’interno una sorta di testamento in cui Ibrahim diceva di non voler finire in cella “come Salah”. Le agenzie di stampa scrivono invece questa frase: “Non voleva finire in cella con Salah”, ma è di tutta evidenza che un kamikaze, andando a morire, non può certo immaginare di finire in cella dopo il suo attentato.

Il pc trovato nei pressi del covo di rue Max Roos a Schaerbeek conteneva anche un testamento audio con cui i due fratelli kamikaze Khalid e Ibrahim Bakraoui annunciano di voler agire “per vendicare l’arresto di Salah Abdeslam, il 18 marzo, e la morte di Mohammed Belkaid” qualche giorno prima nell’operazione a Forest. Il “testamento” era indirizzato “alla madre e a un cugino Yassine A”.

Più probabile invece che dopo l’arresto di venerdì scorso di Salah, Ibrahim abbia deciso di passare all’azione e farsi esplodere, ritenendo più “gloriosa” una morte da kamikaze che una vita da ergastolano. Come Salah, appunto.

Khalid e Ibrahim El Bakraoui sono quindi i kamikaze che si sono fatti saltare in aria martedì, uno all’aeroporto di Bruxelles e l’altro nella metropolitana. L’identificazione dei due é stata resa nota dalla polizia. Smentita invece la cattura del terzo uomo – che compare nella foto con i due fratelli – ovvero l’artificiere del gruppo che a questo punto risulta ricercato. Secondo le prime informazioni il terzo uomo, quello con la giacca chiara, sarebbe Najim Laachraou, ovvero l’artificiere degli attentati di Parigi. Il suo Dna è stato ritrovato anche sulle cinture esplosive utilizzate al Bataclan e allo Stade de France il 13 novembre scorso. Al contrario di quanto noto finora, i due fratelli El Bakraoui non si sono fatti esplodere insieme nell’aeroporto. Nella foto scattata dalla videosorveglianza i kamikaze sono due, quelli vestiti di nero, ma solo uno di loro, quello più corpulento al centro, è Ibrahim. Del secondo non è stata ancora resa nota l’identità mentre il terzo nella foto è l’artificiere. Confermato infine che a farsi saltare in aria nel metrò sia stato un kamikaze, ovvero Khalid El Bakraoui. Fino a ora si era parlato di un pacco bomba.