Bruxelles polizia blinda Grand Place e Molenbeek: 16 arresti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 22 Novembre 2015 - 20:46| Aggiornato il 23 Novembre 2015 OLTRE 6 MESI FA
Bruxelles blindata, vertice sicurezza: "Cerchiamo 6 uomini"

Bruxelles blindata (foto Ansa)

BRUXELLES – Mega operazioni di polizia a Bruxelles, Charleroi e Liegi. Il procuratore federale belga, Eric Van
der Sypt
, ha annunciato l’arresto di 16 terroristi.  Van der Sypt ha dato nella notte una serie di comunicazioni alla stampa ma non ha accettato
alcuna domanda “nell’interesse dell’inchiesta”.

Il procuratore federale Eric Van der Sypt ha anche comunicato che

“non sono state trovate armi o esplosivo” nel corso delle perquisizioni di stanotte che sono state in tutto 19, 16 a Bruxelles nei quartieri di Molenbeek, Anderlecht, Jette, Woluwe-Saint-Lambert e Forest, 3 a Charleroi.

Il procuratore federale, Eric Van der Sypt, ha riferito anche che un uomo alla guida di un auto si è lanciato “frontalmente” contro i mezzi della polizia durante l’operazione nella zona di Molenbeek. L’uomo è stato arrestato ma che non è chiaro se ci sono legami con l’inchiesta in corso o se si è trattato del gesto di una persona estranea alle ricerche di Salah Abdeslam.

Bruxelles rimane sotto assedio. Dopo due giorni di allerta massima, domenica sera, 22 novembre, è stata condotta una mega operazione della polizia alla Grande Place e nell’area centrale del quartiere di Molenbeek.

Una “importante operazione di polizia” è stata condotta anche a Dampremy, sobborgo occidentale di Charleroi, in cui è stato dispiegato  un “importante dispositivo di polizia, compresa la polizia federale che ha steso un grande perimetro di sicurezza attorno a rue Arthur Decoux. L’operazione di polizia a Charleroi si è conclusa qualche ora dopo ed una persona è stata arrestata.

Anche a Liegi sono stati condotti rastrellamenti di polizia ma non sono stati resi noti dettagli.

L’operazione di polizia a Bruxelles avrebbe portato all’arresto di sei terroristi, di cui uno ferito. Lo riporta il sito del quotidiano belga La Libre Belgique.

A Bruxelles, dopo un paio d’ore è stata in parte riaperta al transito l’area nei pressi della Grand Place, e più precisamente intorno a Rue Du Midi, dove la polizia continua a presidiare gli angoli delle strade. Alcune restano ancora chiuse al traffico.

Successivamente, la polizia ha transennato e chiuso al transito la zona di Place St. Catherine. L’area si trova al centro di Bruxelles, dove è in corso di allestimento il mercato di Natale ed a poche centinaia di metri dal quartiere di Molenbeek.  La polizia belga è intervenuta in assetto di guerra bloccando al transito l’area centrale del quartiere
di Molenbeek, tra la Place Communale e la Chaussée de Gand. Mezzi delle forze dell’ordine hanno impedito l’accesso presidiati da uomini con armi automatiche e passamontagna.

La polizia ha chiesto ai media di non comunicare informazioni sui luoghi dove si stanno svolgendo le operazioni, e i principali media belgi hanno comunicato che rispetteranno la richiesta. Stesso invito anche per gli utenti dei social network.

Nelle operazioni sono entrati in azione “militari pesantemente armati” oltre a “agenti delle squadre speciali” di polizia. Lo indica un testimone alla radio Premiere.

Davide Patteri, un italiano che vive a Bruxelles, ha twittato

“Mangiavo fuori, la polizia ha chiuso la strada e ora nessuno può uscire dal ristorante.

“Scortati ora fuori di un ristorante in rue du Midi. Area chiusa. Op di polizia probabilmente in corso”.

“Sono in un ristorante e i poliziotti ci hanno chiesto di terminare in fretta e di raggrupparci nella sala interna aspettando il via libera per uscire”,

ha detto un altro testimone. L’hotel Radisson Blu è stato circondato dai militari che sono entrati anche nella hall. Agli ospiti dell’albergo hanno chiesto di non uscire.

La polizia ha dispiegato un perimetro di sicurezza, che comprende la parte di rue du Midi più vicina a Grand Place, e poi rue des Teinturiers, rue du Marché-au-Charbon e rue du Lombard fino a place Saint-Jean. Un autobus è stato utilizzato per chiudere rue du Lombard. Al momento, nessuna informazione ufficiale è stata diffusa sull’operazione.

Un gran numero di elicotteri ha sorvolato tre zone attorno al centro storico di Bruxelles, nei quartieri di Laeken e Wemmel a nord e a Molenbeek.

Il governo belga, intanto, ha deciso di mantenere massimo il livello di allerta, elevato sabato mattina a 4. “La minaccia terroristica resta seria e imminente”, ha spiegato il premier Charles Michel al termine della riunione del Consiglio di sicurezza nazionale, in cui sono state fornite le valutazioni da parte dell’Organo di coordinamento per l’analisi delle minacce (Ocam).

Anche domani, lunedì 23 novembre, quindi scuole chiuse nella regione di Bruxelles, così come la metropolitana resterà ferma. In tutto il resto del Paese, resterà l’allerta 3. “Crediamo ancora vi sia il rischio di un attacco simile a quello di Parigi. I luoghi potenziali sono quelli più frequentati come i centri commerciali, le vie dello shopping e i trasporti pubblici. Per questo, il governo aumenterà la polizia e la presenza dell’esercito nella capitale”, ha aggiunto il premier.

L’allerta all’aeroporto Charleroi di Bruxelles rimane al livello 3 ma lo scalo rimane funzionante e non ci sono disagi per i voli. Lo comunica via Twitter il centro crisi del Belgio.

I supermercati delle catene Carrefour e Delhaize hanno annunciato che i negozi saranno aperti lunedì a Bruxelles. Lo hanno reso noto i portavoce delle due aziende, specificando che alcune delle rivendite saranno chiuse (come quelle nelle stazioni della metropolitana, che domani resterà ferma) o potrebbero essere chiuse su indicazione delle autorità. Entrambe le catene hanno aggiunto che sono state prese misure di sicurezza supplementari per proteggere personale e clienti.

Chi invece non ha esitto a alzare bandiera bianca sono le istituzioni europee, che, in seguito all’allerta 4 a
Bruxelles hanno deciso di cancellare tutte le riunioni “non essenziali”. Si terranno solo quelle importanti, cioè i Consigli dei ministri (istruzione ed Eurogruppo) e altre riunioni di alti funzionari.