Casa popolare piena di muffa, bimbo di due anni muore. Il padre: “Nessuno ci ha aiutato”

Il piccolo di una coppia di rifugiati ha perso la vita per avere vissuto in una casa popolare assolutamente inadatta a ospitare persone.

di FIlippo Limoncelli
Pubblicato il 16 Novembre 2022 - 15:39 OLTRE 6 MESI FA
casa muffa

Casa popolare piena di muffa, bimbo di due anni muore. Il padre: “Nessuno ci ha aiutato”

Aveva chiesto aiuto perché casa era invasa dalla muffa. Una casa popolare nei sobborghi di Manchester messa a disposizione del Rochdale Boroughwide Housing. Nessuno però ha mai fatto nulla e il figlio di soli 2 anni è morto a causa di una patologia respiratoria collegata proprio alle spore.

Bimbo di 2 anni morto a causa della muffa in casa

A confermare il drammatico sospetto della famiglia, che avava visto iniziare a star male il piccolo con l’espandersi della muffa, è stato il medico legale. Il dottore ha spiegato che il bambino è stato ucciso dalla prolungata esposizione alla muffa nella sua casa, nonostante il problema fosse stato segnalato più volte. Il padre ha provato in diverse occasioni a chiedere un intervento, ma ogni volta gli è stato risposto che bastava pulire le pareti, in realtà, la perizia ha stabilito che la proprietà aveva una ventilazione inadeguata e non era attrezzata per le normali attività quotidiane così da favorire la formazione di umidità e condensa.

Accuse di razzismo

I genitori del bimbo sono convinti di essere stati vittime di razzismo. “Non abbiamo alcun dubbio di essere stati trattati in questo modo perché non siamo originari di questo Paese”, la loro amara conclusione. Hanno quindi intimato alla società che ha in gestione queste abitazioni di “smettere di riservare un trattamento ingiusto a persone provenienti dall’estero che sono rifugiati o richiedenti asilo, smettere di ospitare persone in case che sanno essere inadatte all’abitazione umana”. Il padre del bimbo morto, è arrivato nel Regno Unito come richiedente asilo dal Sudan nel luglio 2015, prima che la moglie lo raggiungesse nel febbraio 2018.

Funghi nei polmoni e nel sangue

Il piccolo era giunto in ospedale il 19 dicembre 2020 con gravi difficoltà respiratorie ma era stato dimesso la mattina seguente. Tornato il giorno successivo, era morto a causa di un arresto cardiaco. La gola, ha accertato il medico che ha effettuato l’autopsia, era così gonfia e congestionata da aver reso pressocché imposibile la respirazione. Nel sangue e nei polmoni sono stati trovati funghi, che devono aver innescato una reazione allergica. Nel referto, le cause del decesso sono state attribuite a “inquinamento ambientale da muffa”.

La famiglia chiede che venga fatta giustizia, dopo che le loro numerose richieste di aiuto sono cadute nel vuoto. Il medico che ha curato il bambino, ha infatti confermato che lo sviluppo della grave condizione respiratoria che lo ha portato ad avere un arresto respiratorio rivelatosi letale, è stata interamente dovuto alla prolungata esposizione nel suo ambiente domestico alle muffe.