Centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano alla Russia, ucraini mandati via. Ora sarà controllata dalla Rosatom

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Marzo 2022 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Centrale nucleare Zaporizhzhia

Centrale nucleare di Zaporizhzhia in mano alla Russia, ucraini mandati via. Ora sarà controllata dalla Rosatom

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa, è in mano all’esercito russo che ne ha preso il controllo. Gli occupanti russi hanno annunciato allo staff della centrale nucleare che l’impianto non appartiene più all’Ucraina e che d’ora in poi dovrà operare sotto il controllo di Mosca e nel rispetto delle regole di Rosatom, la società statale russa dell’energia atomica. Lo riporta il Kyiv Independent citando il capo dell’Energoaton, la società nucleare ucraina. Mosca avrebbe già inviato nel sito 11 suoi ingegneri.

Centrale nucleare di Zaporizhzhia da giorni disconnessa 

Solo poche ore fa la centrale nucleare di Zaporizhzhia, teatro la scorsa settimana di un combattimento al suo interno tra truppe russe e ucraine, non trasmetteva più i dati di monitoraggio all’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Iaea). Non c’è solo la disconnessione di Chernobyl dalla rete elettrica a far trattenere il fiato nel quartier generale dell’Agenzia a Vienna. Il direttore generale dell’Iaea, Rafael Grossi, si è infatti detto “preoccupato” dall’interruzione del flusso di dati nei due siti, “dove c’è una gran quantità di materiale nucleare”.

La disconnessione, ha spiegato l’autorità di regolamentazione ucraina Energoatom insieme alla stessa Agenzia, non dovrebbe avere “un impatto critico sulle funzioni di sicurezza essenziali” della centrale. “In particolare, per quanto riguarda l’impianto di stoccaggio del combustibile esaurito del sito, il volume dell’acqua di raffreddamento nella piscina è sufficiente per mantenere un’efficace rimozione del calore dal combustibile esaurito senza una fornitura di elettricità – continua l’Iaea – Il sito dispone anche di alimentatori di emergenza di riserva con generatori diesel e batterie”.

L’allarme della Iaea sulla sicurezza

Secondo il ministero degli Esteri ucraino i generatori di riserva “hanno una capacità di 48 ore per alimentare la centrale” e “successivamente, i sistemi di raffreddamento si fermeranno, rendendo imminenti le perdite di radiazioni”. Ma l’Agenzia per l’energia atomica ritiene però “probabile” che la mancanza di alimentazione “porti a un ulteriore deterioramento della sicurezza operativa dalle radiazioni nel sito e crei ulteriore stress per circa 210 esperti tecnici e guardie che non hanno potuto ruotare nelle ultime due settimane”, ha chiarito Grossi.