“Uccide e viene dal nulla”. L’Oms: “Mai visto quel batterio”

di Alessandro Avico
Pubblicato il 2 Giugno 2011 - 13:43| Aggiornato il 17 Luglio 2011 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – “Un batterio mai visto prima che uccide e che viene dal nulla”. L’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), dopo minuziose analisi al microscopio, afferma che la variante di E.Coli trovata nei pazienti tedeschi contagiati ”non è stata mai vista prima in un focolaio di infezione”.

Gli scienziati cinesi del Genomics Institute di Pechino (collaboratore dell’Oms) che hanno appena analizzato il ceppo tedesco di Escherichia Coli,affermano che ”la variante è nuova, estremamente contagiosa e tossica” e con geni che la rendono ”resistente ad alcune classi di antibiotici”.

Le analisi effettuate non hanno portato a nulla, un batterio sconosciuto del quale non si sa praticamente niente a parte il fatto che è letale. Non si sa come prevenirlo, come è strutturato, come curarlo. Gli scienziati brancolano nel buio e cosa ancora più sconcertante, oltre al fatto che si sta diffondendo in fretta, è che non si sa nemmeno quanto tempo ci vorrà per trovare una cura o un modo qualunque per annientarlo. Insomma cetriolo o non cetriolo, c’è poco da stare tranquilli: quel batterio uccide e per la scienza è un “alien” mai comparso prima. La pretesa di dominare ogni aspetto biologico e genetico dell’esistente capitola rovinosamente davanti alla presenza dell’ignoto, del non previsto, del non conforme che sfugge a parametri e gabbie interpretative.

Come se non bastasse sale la tensione tra i vari paesi europei per affrontare la questione. L’Ue ha definito “sproporzionato” il bando imposto dalla Russia che prevede il blocco dell’importazione di verdure. “Da parte del commissario alla Salute, John Dalli, sarà inviata alle autorità russe una lettera in cui si definirà sproporzionata la loro misura”, dichiara Frederic Vincent, portavoce della Commissione Ue.

Continua poi l’attrito tra Germania e Spagna. Il premier Josè Luis Rodriguez Zapatero, annuncia che si chiederà un risarcimento “alle autorità europee competenti” per le accuse infondate. L’Istituto di Igiene di Amburgo, infatti, inizialmente aveva rintracciato il batterio in una partita di cetrioli provenienti da due aziende di agricoltura biologica di Almeria e Malaga. L’allarme però è stato revocato nella giornata di mercoledì dall’eurocommissario alla Salute e alla tutela dei consumatori.