Charlie Hebdo killer vogliono morire martiri, Francia li vuole vivi. Si tratta

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Gennaio 2015 - 09:42 OLTRE 6 MESI FA
Charlie Hebdo, killer trovati: inseguimento, sparatoria, ostaggi

Charlie Hebdo, killer trovati: inseguimento, sparatoria, ostaggi

PARIGI – Una violenta sparatoria, due agenti dati per morti (la notizia è stata smentita dopo qualche ora), ostaggi in casa (almeno uno, ma qualcuno parla di 5): i killer di Charlie Hebdo sono braccati. E ora si tratta con loro, che vogliono “morire come martiri”. Mentre invece i francesi vogliono prenderli vivi. E’ questo il punto della trattativa tra le due parti. Tutto questo avviene sulla strada nazionale 2 e poi a Dammartin-en-Goele, circa 70 km a Nord di Parigi, proprio la zona in cui si sono concentrate le ricerche di Cherif e Said Kouachi. Stavolta sembra proprio che le forze dell’ordine francesi abbiano trovato i due fuggiaschi. La polizia ha bloccato tutte le strade per la cittadina. Sono in corso trattative con i due.

Ostaggi

Resta incerto il numero degli ostaggi nell’azienda di Dammartin in cui si sono asserragliati i killer di Charlie Hebdo. Secondo Bernard Corneille, sindaco di Othis, un Comune limitrofo, potrebbero essere 5: almeno in base al numero delle persone che vi lavorano, compreso il titolare. “Ho provato a contattarlo stamattina senza mai avere risposta”, ha detto. Il suo portavoce ha aggiunto di aver provato telefonare pure ad altri dipendenti senza successo. Le forze di polizia hanno dato istruzioni agli abitanti della cittadina, nel dipartimento della Seine-et-Marne, di chiudersi in casa e di stare lontani dalle finestre.

L’azienda in cui i fuggitivi si sono rifugiati, probabilmente con degli ostaggi, è un piccolo atelier di produzione di insegne, cartelli e stand per fiere, per clienti pubblici e privati, della società Creation Tendence Decouverte (CTD). I dipendenti sono quattro, ma non si sa quanti fossero oggi presenti sul posto. La struttura si trova in un’area industriale nella parte nord del comune di Dammartin-en-Goele, a fianco della strada nazionale 2 su cui era avvenuta la sparatoria.

Martiri

Durante una conversazione telefonica, i due assalitori di Charlie Hebdo hanno detto di voler “morire da martiri”. E’ quanto rivela ai microfoni di itelé il deputato dell’Ump (centrodestra) Yves Albarello, eletto del dipartimento in cui i due sono ora barricati.

Uno dei fratelli Kouachi, incrociato stamane da un commerciante di Dammartin, ha detto “se ne vada, noi non uccidiamo i civili”.

Ricerche

Sul luogo della sparatoria, che è poco più vicina a Parigi dei luoghi su cui si erano concentrate le ricerche dei due fratelli Kouachi, sono arrivati cinque elicotteri della polizia francese e altri mezzi delle forze dell’ordine. Le teste di cuoio ”si stanno recando sul posto, le operazioni sono in corso e verranno condotte nei prossimi minuti e ore”: lo ha detto il ministro francese dell’Interno, Bernard Cazeneuve.

I due fratelli erano stati avvistati proprio dagli elicotteri della polizia tra i boschi a nordest di Parigi, già setacciati tutto il giorno prima dalle teste di cuoio.

(Foto Ansa)