“Che i tuoi occhi sanguinino” Rachel Riley e Chris Martin perseguitati da troll

di redazione Blitz
Pubblicato il 31 Maggio 2014 - 10:47 OLTRE 6 MESI FA
"Che i tuoi occhi sanguinino" Rachel Riley e Chris Martin perseguitati da troll

“Che i tuoi occhi sanguinino” Rachel Riley e Chris Martin perseguitati da troll

LONDON – “Spero che i tuoi occhi sanguinino, la tua pelle si prosciughi e che tu muoia per sempre”. Questo è solo uno dei 500 messaggi Twitter recapitati alla nota star televisiva britannica, Rachel Riley. La presentatrice del programma di Channel 4 Countdown, è stata presa di mira da un troll che si è scagliato contro di lei con inusitata violenza verbale. L’uomo Anthony Wells, 31 anni, è stato infine arrestato e affidato a cure psichiatriche: è affetto da una grave forma di schizofrenia.

Ma la Riley non è l’unica vittima di Wells che ha molestato via Twitter anche il cantante dei Coldplay, Chris Martin, minacciando di morte i suoi figli.

Tutto è cominciato ad agosto 2012, quando la Riley ha sposato Jamie Gilbert, suo storico amore fin dai tempi dell’università. La coppia si è separata dopo appena 16 mesi di matrimonio. E Wells, di Chelmsford nell’Essex, ha cominciato a rivolgerle i peggiori improperi: l’ha chiamata “Sporca tr***” e “Peggior pezzo di m**** che si sia mai visto su questa piccola orribile terra”.

Rabbia senza senso e messaggi minatori, alcuni dei quali includevano minacce alla sua vita. Fino al giorno in cui ha postato sul social network un link al suo blog personale sul quale pubblicava canzoni a lei dedicate. Una su tutte “Ode alla ragazza morta Rachel”. Leggiamo alcuni versi:

“Spero che tu muoia per sempre, spero che tu pianga per sempre, spero che tu muoia adesso.

Spero che i tuoi occhi sanguinino e la tua pelle si secchi e il tuo sogno muoia.

Spero che tu cada a terra come un bambino perso alla nascita”

Il caso ha fatto scalpore in Gran Bretagna anche per la notorietà dei personaggi coinvolti. Ma è un utile esempio di riflessione su tutti quei casi si cyberstalking e bullismo online che hanno portato al suicidio di tanti adolescenti innocenti. Non da ultimo il caso di Ask.fm, il sito di social questioning soprannominato “il paradiso degli stalker”. Anthony Wells è mentalmente e socialmente disturbato e, in un certo senso,”incolpevole” rispetto ai tanti che danno libero sfogo alla propria cattiveria in piena autoconsapevolezza sulla Rete: va curato e costantemente monitorato. Ma la domanda è fino a che punto può spingersi la cattiveria umana nel libero e spavaldo mondo di internet? Basta scorrere la lista dei commenti di qualsivoglia articolo, foto, o messaggio per scorgere un’improbabile rabbia, declinata nei modi e nelle forme più “fantasiosi”…