Chi era il papà di Adolf Hitler: non era un semplice contadino, ma un “violento e saccente”

di Caterina Galloni
Pubblicato il 7 Marzo 2021 - 10:00 OLTRE 6 MESI FA
Chi era il papà di Adolf Hitler

Chi era il papà di Adolf Hitler: non era un semplice contadino, ma un “violento e saccente” (foto ANSA)

Il papà di Adolf Hitler era violento, “un saccente che si considerava al di sopra degli altri” e spesso picchiava il figlio. E’ quanto sostiene Roman Sandgruber, storico dell’Università di Linz dopo aver letto 31 lettere inedite, scritte da Alois Hitler all’uomo che nel 1895 gli aveva venduto la fattoria. All’epoca Adolf aveva sei anni.

Sandgruber afferma che molti storici pensano ad Alois “come un semplice contadino che sedeva solo nella taverna e allevava api” ma in realtà era un personaggio molto più complicato e minaccioso a cui piaceva essere un “saccente”.

Chi era il papà di Adolf Hitler

Alois allevava le api perché aveva l’ambizione di diventare un “contadino gentiluomo” per elevarsi al di sopra degli altri, e trascorreva del tempo nella taverna perché era lì che poteva parlare di politica, dice Sandgruber.

Aggiunge che Alois dominava la famiglia ma era invece diffidente nei confronti dell’autorità, si opponeva al potere e all’influenza della chiesa.

Molti di questi tratti sono stati trasmessi al secondo figlio, Adolf, che – nonostante gli atti di ribellione adolescenziale – è stato profondamente toccato da questa educazione, osserva lo storico.
I risultati della sua ricerca costituiscono la base di un nuovo libro: “Hitler’s Father: How the Son Became a Dictator”.

Alois nacque nel 1837 a Strones, nella Bassa Austria, figlio illegittimo della contadina Maria Schicklgruber, di cui portava il cognome.

La madre morì quando aveva nove anni e fu cresciuto dal fratello del patrigno, Johann Hiedler, un contadino.

Dopo aver fatto il calzolaio, Alois era stato reclutato nell’esercito come funzionario doganale, dove aveva lavorato per 40 anni, fino a raggiungere il grado di ispettore, ma la carriera si è fermata poiché non aveva le qualifiche per progredire.

Aveva avuto tre mogli: la prima, Anna Glasl-Hörer, era la ricca figlia di un altro funzionario doganale e aveva14 anni più grande di lui; si sposarono nel 1873.

Divorziarono e Alois si risposò con Franziska Matzelsberger, 24 anni più giovane di lui, e diede alla luce suo figlio maggiore, Alois Jr, il fratello maggiore di Adolf Hitler.

Franziska morì solo due anni dopo, e Alois sposò la ventiquattrenne Klara Polzl, la madre di Adolf Hitler, che a 16 anni era stata la sua domestica.

Le lettere del papà di Adolf Hitler

Sandgruber afferma che il contenuto delle lettere gli ha inoltre fatto riconsiderare la figura di Klara, in precedenza definita una casalinga sottomessa.

In una delle lettere, Alois Hitler scrive che Klara aveva “lo zelo e la comprensione necessari per l’economia familiare”.

A causa del lavoro di Alois, la famiglia si era trasferita molte volte e Sandgruber precisa che durante i primi 18 anni di vita, Adolf  ha vissuto in 18 abitazioni diverse.

Due di queste case si trovavano a Urfahr, vicino alla città austriaca di Linz, e lo storico sostiene che la famiglia aveva affittato una di quelle proprietà da “l’ebreo più ricco della città”.

Lo storico ipotizza che questo potrebbe essere il luogo in cui il giovane Adolf sperimentò per la prima volta l’antisemitismo, che altri storici fanno risalire invece mentre viveva a Vienna.

Descrivendo la vita familiare di Alois, Sandgruber ha detto a Der Speigel: “Era un padre terribilmente autoritario e picchiava il figlio Adolf. All’epoca era molto diffuso, ma è probabile che Alois Hitler abbia superato i comuni limiti ”.

Le punizioni nei confronti del giovane Adolf sembrano essere diventate particolarmente forti dopo che il figlio maggiore è scappato di casa e in seguito è stato arrestato per furto.

L’influenza di Alois Hitler sul figlio Adolf

Come segno dell’influenza di Alois sul figlio, Sandgruber osserva che la calligrafia dei due uomini è quasi identica, il che fa pensare che abbia imitato il padre.

L’unica ribellione significativa di Adolf contro il padre è stata quella di rifiutare di diventare un funzionario pubblico e intraprendere la carriera di artista, spiega Sandgruber.

Dopo 40 anni nel servizio doganale, Alois si ritirò ad Hafeld nell’alta Austria dove, usando i soldi di Klara, acquistò una fattoria di 20 acri da Josef Radlegger, con cui ci fu lo scambio epistolare.

Dopo soli due anni, Alois era stato costretto a vendere la proprietà poiché era stata respinta la richiesta di un prestito bancario.

A scoprire le lettere nascoste in una soffitta, cinque anni fa è stata la pronipote di Josef Radlegger che le ha poi consegnate a Sandgruber.

Nonostante i tentativi di Alois di trasformarsi in un “contadino gentiluomo”, la sua avventura imprenditoriale si era rivelata un fallimento, poiché secondo Sandgruber aveva sovrastimato se stesso e la sua istruzione da autodidatta. Morì pochi anni dopo mentre era in una taverna.

“Le lettere offrono una visione completamente diversa dell’infanzia di Adolf Hitler e del padre”, ha concluso Sandgruber.