Chloe Ayling, l’avvocato del presunto rapitore: “Una trovata pubblicitaria”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 27 Settembre 2017 - 07:14 OLTRE 6 MESI FA
 Chloe Ayling (foto Ansa)

Chloe Ayling (foto Ansa)

LONDRA – “Una farsa, una trovata pubblicitaria”: è quanto sostiene il legale di Michal Herba, arrestato con il fratello Lukasz per aver sequestrato a Milano, tra l’11 e 17 luglio, la modella inglese Chloe Ayling.

Lukasz, uno dei presunti rapitori, è in custodia in Italia mentre Michal è in attesa che i giudici di Londra decidano sull’estradizione ma il suo avvocato, George Hepburn Scott in tribunale ha sostenuto che il caso potrebbe essere una montatura, una trovata pubblicitaria.
Chloe Hayling, modella ventenne, ha raccontato alla polizia italiana di essere stata sequestrata a luglio da un gruppo che si definiva “Black Death” (morte nera) dopo essere stata attirata, con l’inganno, a Milano per un falso servizio fotografico.

Herba, 30 anni, è stato arrestato dopo aver consegnato la Ayling all’ambasciata britannica il 17 luglio, sei giorni dopo il presunto rapimento. Ha sostenuto di non aver mai saputo che stesse prendendo parte a un crimine.
Il fratello 36enne, Michal Herba, è stato arrestato dalla National Crime Agency (NCA) su un mandato d’arresto europeo emesso dalle autorità italiane il mese scorso.
E’ stato arresto a Tividale, nel Regno Unito, lo scorso 16 agosto, e in tribunale l’avvocato ha parlato di una montatura.

Il manager della modella, Phil Green, al MailOnline ha riferito che “ovviamente non si tratta di una finzione. Chloe è stata veramente rapita. L’avvocato sta suggerendo al cliente che fosse tutto organizzato”.
Il procuratore Florence Iveson, ha affermato:”E stato detto che è stata drogata, rapita e chiesto un riscatto di 300.000 euro. L’accusa è quella di sequestro dopo averla drogata”.
L’avvocato di Herba, George Hepburne Scott, ha sollevato delle domande su quanto scritto nel suo account dalla Ayling, di Coulsdon, sud di Londra, in cui afferma che è stata drogata, chiusa nel bagagliaio di un’auto dopo essere stata attirata a Milano per un falso servizio fotografico.
“C’è il concreto rischio che l’intero caso sia una montatura”, ha detto l’avvocato.

“Prima del rilascio della Ayling, il rapitore ha fatto credere che la giovane sarebbe finita all’asta sul deepweb” e sempre l’avvocato, ha sottolineato un episodio in cui la modella e il rapitore hanno fatto shopping insieme, definendolo “un fatto totalmente anomalo in una situazione in cui si è sequestrati”.
Inoltre, afferma Scott, prima di essere liberata è andata a pranzo con il rapitore poiché hanno trovato chiuso il consolato britannico.

“Questo è un caso che in sé ha una serie di anomalie, potrebbero portare alla conclusione che le autorità italiane siano state ingannate”.
Il giudice Paul Goldspring, venerdì emetterà la decisione sull’estradizione ma afferma che non c’è ragione per ritenere che il presunto rapitore non possa essere processato in Italia; Michal Herba si è opposto all’estradizione dicendo che presto diventerà padre ma Florence Iveson, rappresentante dell’autorità giudiziaria, gli ha chiesto:”Dici di avere una partner ma non hai dato il suo nome, non è presente in tribunale. Come possiamo esser certi che esista?”.
Herba ha replicato di non aver chiamato la donna nel timore che venisse tormentata dai giornalisti, scrive The Guardian.
Lukasz Herba sostiene di essere stato pagato 500.000 sterline, ma quando ha scoperto che i rumeni avevano intenzione di rapire e vendere come schiava sessuale la Ayling, ha rinunciato al piano.
Il presunto rapitore, afferma che il suo coinvolgimento era causato dalla necessità di avere denaro per curare la leucemia, che era stato ingaggiato da un gruppo di rumeni che affittavano immobili in Europa per immaganizzare i capi d’abbigliamento che mettevano in vendita.
La Ayling, nel frattempo, ha scritto un libro sul suo rapimento.