PRAGA – Il ministero dell’Agricoltura della Repubblica Ceca potrebbe ha consentito a un allevamento di coccodrilli di macellare questi animali e permettere così la libera vendita di bistecche a esclusivi ristoranti esotici.
L’attuale divieto rischiava altrimenti di mandare in fallimento questa fattoria di Velky Karlov (Moravia), a pochi chilometri dal confine con la Slovacchia, dove in pochi anni si è arrivati a quota 230 esemplari, con costi di mantenimento diventati insostenibili.
A incidere non è tanto l’alimentazione quanto l’energia che occorre, soprattutto d’inverno, per assicurare a questi rettili le temperature tropicali di cui hanno bisogno. Per non parlare del fatto che l’allevamento è ora troppo piccolo per un branco del genere.
Ultimamente la fattoria dei coccodrilli fungeva soprattutto da attrattiva per turisti, una specie di zoo monotematico. “Ma per attrarre i visitatori, soprattutto famiglie con bambini, ci basta qualche decina di esemplari”, ha affermato Milan Feranec, direttore amministrativo dell’azienda agricola, che fa capo alla società Agro Jevisovice.
Poco redditizia si è dimostrata l’altra strada percorsa, quella di vendere i giganteschi rettili ad appassionati dotati di mega terrari in casa. Un esemplare costa mediamente 17 mila corone, circa 700 euro, ma gli interessati si sono dimostrati ben pochi.