Coppia di ungheresi vince battaglia legale: figlia sarà adottata in Inghilterra

di redazione Blitz
Pubblicato il 2 Luglio 2016 - 06:00 OLTRE 6 MESI FA
Coppia di ungheresi vince battaglia legale: figlia sarà adottata in Inghilterra

Coppia di ungheresi vince battaglia legale: figlia sarà adottata in Inghilterra

BUDAPEST – Una coppia di ungheresi, genitori di una bambina di otto mesi, hanno vinto la loro battaglia e la piccola potrà essere adottata in Inghilterra. La giovane coppia si era trasferita nel Regno Unito per lavorare in un hotel e ha deciso di far adottare la piccola in quel Paese, dove è nata.

Tuttavia le autorità locali, che non possono essere nominate per ragioni legali, hanno preso in cura la bimba e le hanno trovato dei genitori adottivi, ma successivamente hanno stabilito che doveva tornare in Ungheria.

Un giudice della Corte Suprema di Londra ha però ritenuto che le obiezioni della madre erano ragionevoli e ne ha bloccato il trasferimento: alla piccola ora saranno trovati genitori adottivi inglesi.

Il giudice ha detto che “la coppia era arrivata in Inghilterra un paio di anni fa per stare meglio e non era nella posizione di far crescere una bambina, non avendo tra l’altro nessun motivo per tornare in Ungheria”.
Quando la madre scoprì di essere rimasta incinta pensò subito di abortire, ma ormai era troppo tardi.

Al momento della nascita della bambina, le autorità locali la presero in cura, togliendola dunque immediatamente alla madre. Furono i genitori a chiedere di non avere alcun coinvolgimento dopo la sua nascita.

“La madre della bambina, ha sostenuto che in Ungheria, una volta più grande, sarebbe stato più facile rintracciare i propri parenti” ha detto il giudice. “inoltre, credeva che la bimba qui, avrebbe avuto un futuro migliore”. Ha poi aggiunto: “Non deve essere dato per scontato che da ora in poi, questa sarà la regola, ossia che un bambino nato da genitori stranieri venga dato in adozione in Inghilterra. Ogni caso è a sé. In questo, è chiaro che è il risultato che soddisfa al meglio le esigenze di benessere della bambina”.