Coronavirus, il calvario di una ragazza italiana a Parigi. La mamma: “Malata e non curata”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 31 Marzo 2020 - 10:23 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, il calvario di una ragazza italiana a Parigi. La mamma: "Malata e non curata"

Coronavirus, il calvario di una ragazza italiana a Parigi. La mamma: “Malata e non curata” (foto ANSA)

ROMA – Francesca Romana Perrotta racconta a Chiara J. Selleri di Leggo.it, del calvario passato da sua figlia Chiara Grosso, 32 anni, in Francia. La ragazza è tutt’ora ricoverata in terapia intensiva sotto ossigeno combattendo contro il coronavirus a causa, secondo la madre, delle falle del sistema sanitario francese.

La donna spiega di quando la figlia “il 12 marzo si è sentita male: febbre a quaranta, tosse e difficoltà respiratorie. Ha subito chiamato il numero di emergenza ma le è stato ripetuto che non c’era bisogno del loro intervento perché non erano sintomi di Covid-19”.

Solo dopo quattro giorni “abbandonata a sé stessa” Chiara si è “rivolta al medico di base che le ha prescritto una radiografia”. La madre racconta: “Aveva una polmonite interstiziale bilaterale. Il dottore le ha detto di correre in ospedale”.

L’arrivo in ospedale in taxi seppur in condizioni precarie. L’attesa su una barella nel pronto soccorso di un ospedale a Parigi e quelle chiamate disperate alla madre: “Mi chiamava piangendo dicendomi: Mamma, non voglio morire qui. È lì che la rabbia e l’amore hanno preso il sopravvento”.

Francesca Romana Perrotta poi racconta dei contatti con la Farnesina e il consolato italiano nella capitale francese: “Li ho pregati di aiutarmi e così sono riuscita a farla ricoverare. Dopo sei giorni le hanno fatto il tampone ed è risultata positiva”.

Infine la dura accusa verso il sistema sanitario francese: “Mentre in Italia eravamo già tutti in quarantena, il governo francese ha ignorato il pericolo. Mia figlia e tanti come lei hanno dovuto cercare aiuto per non morire a casa da soli. E lo hanno fatto salendo su taxi, metro, bus… mezzi che hanno favorito il propagarsi del virus”. (fonte LEGGO)