Coronavirus, supermercati e contagio: i rischi dalla cassa alle consegne a domicilio
Pubblicato il 24 Giugno 2020 - 06:30 OLTRE 6 MESI FA
ROMA – Durante il lockdown per coronavirus, molte attività hanno chiuso i battenti ma non i supermercati che hanno risposto alle esigenze dell’emergenza.
Al contempo sono diventati i posti dove più facilmente si può rimanere contagiati. Nonostante gli sforzi dei commessi, dietro ogni scaffale si nasconde il pericolo.
In quarantena, la maggior parte delle persone è rimasta in casa al sicuro ma il personale dei supermercati ha lavorato duramente per garantire alimenti, prodotti igienico-sanitari, gli ingredienti basici.
Coronavirus e supermercati, i consigli degli esperti
Al Mirror, l’esperto Ade Adepitan ha spiegato che nei grandi supermercati “il pericolo più grande sono le persone. E’ fondamentale rispettare la regola di distanza dei 2 metri”.
Sally Bloomfield, della London School of Hygiene and Tropical Medicine, sostiene che il posto più a rischio sia la cassa.
I clienti invece di pagare in contanti dovrebbe usare il bancomat o la carta di credito, spingendo i tasti per scrivere il pin con la punta di una chiave.
In caso di consegna a domicilio, i generi alimentari secchi non vanno utilizzati per tre giorni e i prodotti freschi vanno lavati per eliminare eventuali organismi.
“Non bisogna lasciarsi prendere dal panico. La probabilità di rimanere contagiati è molto bassa”.
“Rispettando il più possibile le regole eviteremo di tornare in quarantena quando, tra un paio di mesi, i casi si ripresenteranno”. (Fonte: Mirror)