Corruzione, in Spagna si complica la posizione della figlia del re Juan Carlos

Pubblicato il 22 Febbraio 2012 - 20:01 OLTRE 6 MESI FA

MADRID – Si fa piu' complicata la posizione della figlia di re Juan Carlos di Spagna, l'infanta Cristina, moglie di Inaki Urdangarin, 44 anni, l'ex-campione olimpico di pallamano indagato in una vicenda di presunta corruzione e storno di danaro pubblico che sara' interrogato sabato da un giudice di Maiorca.

Urdangarin, diventato duca di Palma dopo il matrimonio con la figlia del re, e' accusato di avere dirottato verso societa' private, fra cui l'immobiliare Aizoon di cui e' proprietario con la moglie, parte dei circa 3,2 milioni di euro versati dai governi regionali di Valencia e Baleari alla Fondazione Noos, in teoria senza scopo di lucro, che ha presieduto nel 2005 e nel 2005.

Finora gli inquirenti hanno tenuto l'infanta Cristina, la figlia minore del re, fuori dalle indagini, ritenendola non coinvolta nelle decisioni prese da Urdangarin e dai suoi associati. Ma il sindacato di destra Mani Pulite ha chiesto negli ultimi giorni che anche lei sia dichiarata indagata come il marito, e il giudice istruttore di Palma, Jose' Castro, per la prima volta sembra avere preso sul serio la richiesta, che ha girato alla procura anti-corruzione chiedendole un parere.

Secondo il quotidiano El Economista, che cita dati dell'agenzia delle imposte, l'infanta 'caricava' sui conti di Aizoon, alla quale secondo l'accusa sarebbe arrivato parte del danaro pubblico ricevuto da Noos, spese personali per quasi tremila euro al mese. Sempre attraverso Aizoon, la figlia del re e il marito, che ora vivono a Washington, avrebbero pagato parte delle spese di acquisto e ristrutturazione (complessivamente quasi 7 milioni di euro) del 'Palacete di Peralbes', la loro residenza di Barcellona.