Corsica, fotografa donna in “burkini”. Scoppia mega rissa in spiaggia FOTO

di redazione Blitz
Pubblicato il 15 Agosto 2016 - 10:39 OLTRE 6 MESI FA
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Corsica, fotografa donna in “burkini”. Scoppia mega rissa

SISCO – La polizia è stata costretta ad intervire in uno stabilimento turistico a Capo Corso in Corsica, dopo che un uomo è stato ferito da un arpione durante una rissa di massa scoppiata sulla spiaggia nei pressi de villaggio di Sisco. A  quanto scrivono i giornali francesi, la rissa sarebe stata innescata da un turista cha ha fotografato delle donne in”burkini”.

La rivolta è scoppiata sabato 13 agosto in una baia vicino al villaggio che si trova nel nord dell’isola francese e a pochi chilometri da Bastia. Il sindaco Ange-Pierre Vivoni ha spiegato su TF1 cosa abbia innescato la rissa: “E ‘successo perché un turista stava facendo delle foto e i musulmani di origine nordafricana non volevano. Tutto è cominciato per un motivo banale”.

Inordafricani, ad un certo punto hanno cominciato ad aggredire il turista spingendo i giovani del luogo ad intervenire in difesa del visitatore. I media locali hanno detto che l’incidente si è trasformato in una vera e propria sommossa quando è arrivato un gruppo di nordafricani armato di accette e arpioni, che ha cominciato ad aggredire i giovani prevalentemente del luogo.

Secondo il quotidiano Le Monde, tre “famiglie musulmane” sono state coinvolte nella rissa. Sono state lanciate anche pietre e bottiglie. Dopo diverse ore, Bernard Cazeneuve, il ministro degli Interni, è stato costretto ad emettere una dichiarazione invitando alla calma.

Per diverse ore, in questa parte della Corsica è continuata una contrapposizione tra turisti e immigrati. Tre auto vetture degli immigrati sono state bruciate e quattro persone sono state ricoverate; tra queste una persona ferita causata da un arpione e una donna incinta.

Il giorno dopo, una folla di circa 500 persone riunite nella vicina città di Bastia, ha cercato di entrare in un complesso residenziale con una elevata popolazione di immigrati cantando slogan del tipo: “All’armi, questo è la nostra terra e andremo dove vogliamo.” Per far disperdere la folla è dovuta intervenire la polizia in tenuta antisommossa.