Covid: una persona su 10 è stata infettata a Londra dalla variante Omicron tra il 13 e il 19 dicembre, lo studio

di Lorenzo Briotti
Pubblicato il 26 Dicembre 2021 - 16:24 OLTRE 6 MESI FA
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Covid, una persona su 10 è stata infettata a Londra tra il 13 e il 19 dicembre: Natale a casa in Gran Bretagna (foto Ansa)

Una persona su 10 a Londra è stata infettata dal Covid-19, in particolare dalla nuova variante Omicron. Lo indicano le ultime proiezioni dell’Ufficio nazionale di statistica, secondo cui una media del 9,5% dei londinesi avrebbe contratto il coronavirus. Secondo la stessa fonte, tra il 13 e il 19 dicembre una persona su 35 in tutta l’Inghilterra ha avuto il Covid, rispetto alla stima di una su 45 nella settimana fino al 16 dicembre.

Quello che ha passato la Gran Bretagna è stato un Natale decisamente diverso negozi poco frequentati, pub e ristoranti chiusi. E’ stata tanta la gente che ha trascorso in casa le feste a causa del Covid e della paura di prenderselo. E mentre la variante Omicron sembra destare meno paura per quanto riguarda la gravità della malattia, stando a quanto detto dall’ufficio statistiche nazionali della Gran Bretagna, il 2,83% della popolazione è positiva al virus. Si tratta di 1 ogni 35 abitanti, cifra che corrisponde a 1,5 milioni di persone. 

Come detto, una persona su 10 è stata infettata a Londra tra il 13 e il 18 dicembre. Dati diversi e sempre alti arrivano dagli altri “stati” britannici: in Galles è contagiato un cittadino su 45, ovvero 70.000 persone. In Irlanda del Nord 45.000 contagi, in Scozia 79.000. 

Due milioni di positivi a Natale in Gran Bretagna? 

Il primato però spetta a Londra, dove una persona su 10 ha il Covid. I dati sono stati pubblicati il 24 dicembre e si riferiscono alla settimana dal 13 al 19 dicembre. Oggi però la realtà potrebbe essere cambiata ulteriormente. Le proiezioni parlano infatti di 2 milioni di positivi nel giorno di Natale.

Contagi in crescita anche in Israele 

Un altro paese di cui in questi anni si è parlato molto per le politiche adottate per contrastare il Covid è Israele. Anche qui gli indici sono tutti in crescita. Dati sulla pandemia che, secondo alcuni esperti, sono destinati a salire ulteriormente nelle prossime settimane per effetto della variante Omicron. Nelle ultime 24 ore le nuove infezioni – in quella che oramai è chiamata la quinta ondata – sono state 760 con un tasso, per la prima volta dall’inizio di ottobre, sopra il 2% (2.07%) a fronte di oltre 40 mila test. In crescita anche il Fattore R arrivato a 1.41, così come i malati gravi che sono ora 98 (oltre l’80% non sono vaccinati) con 5 decessi nell’ultima settimana.

Finora i casi di Omicron accertati sono 1.118, una buona fetta riguardano persone tornate dall’estero. Su altri 800 casi circa sospetti si sta indagando.  Nel tentativo di ridurre la corsa della pandemia il governo di Naftali Bennett ha varato ulteriori restrizioni, a partire dall’accesso ai centri commerciali e anche nelle scuole. Ed anche a Gaza si registra il primo caso di infezione da variante Omicron. Si tratta di una persona residente nella Striscia: l’origine del contagio non è nota. Secondo fonti locali, potrebbe essere collegata al transito quotidiano di migliaia di manovali palestinesi fra Gaza e Israele, oppure al traffico di persone al valico di Rafah con l’Egitto.