Cuoco morto in Olanda. Simone Recrosio è annegato, per lui una pagina di Facebook

Pubblicato il 12 Luglio 2010 - 20:06 OLTRE 6 MESI FA

Simone Recrosio

E’ annegato Simone Recrosio, il giovane cuoco torinese che da due anni lavorava in un ristorante di lusso in Olanda. In base ai primi risultati dell’autopsia, ancora ufficiosi, sarebbe morto così, probabilmente per una ”caduta accidentale” in quel canale che attraversa il comune di Neck, nella parte nord di Amsterdam, e che il ragazzo costeggiava ogni giorno in bicicletta per tornare a casa. Sul suo corpo, dai primi accertamenti, non c’è ”alcuna traccia di violenza” e Simone, come avrebbero confermato anche alcuni parenti, non sapeva nuotare.

”Sì, è morto annegato”, ha detto in serata la zia. Forse, ha aggiunto, ”è andato a fari un bagno ed è annegato”. In attesa dei risultati ufficiali dell’autopsia, intanto sul web in molti ricordano il giovane cuoco, ”gran lavoratore dal carattere allegro” e per lui è stata aperta una pagina Facebook. I suoi colleghi lo ricordano oggi su un sito d’informazione locale olandese (Webregio.nl) e parlano di lui come di ”un ragazzo capace di scherzare anche lavorando sotto pressione”.

Di certo ora, dicono, ”nella nostra compagnia, mancherà il tuo umorismo”. Un gran lavoratore e anche ”un ottimo cuoco” dalla simpatia esuberante, visto che un suo collega scrive anche “a volte eri fastidioso”, ma aggiunge subito: ”Facevi ridere tutti, mi mancherai vecchio amico, italiano mattacchione, ora non sentirò più cantare dalla cucina”. In molti poi si chiedono come sia potuto accedere.

L’incredulità è la reazione più comune anche nella pagina che gli è stata dedicata su Facebook. “Ma perché capitano queste assurdità?”, scrivono i suoi amici, mentre i compagni di scuola ricordano l’infanzia comune e parlano di ”dolore e rabbia”. Ma non sono solo amici e conoscenti a ‘salutare’ Simone: a ricordarlo sul social network, anche persone che non lo conoscevano neppure. “Purtroppo – scrive una sua coetanea – ti ho conosciuto tramite il tg. E’ un destino assurdo, eri troppo giovane”.