Ebola, “col guanto mi sono sfiorata il viso”: così si è contagiata l’infermiera
Pubblicato il 8 Ottobre 2014 - 17:30 OLTRE 6 MESI FA
MADRID – Con un guanto si è sfiorata il viso mentre si toglieva la tuta isolante dopo aver assistito il missionario malato Manuel Garcia Viejo, morto il 26 settembre scorso. Si è contagiata così Maria Teresa Romero, l’infermiera spagnola dell’ospedale Carlos III di Madrid che ha contratto il virus Ebola, primo caso in Europa. Eppure aveva avuto contatti (diretti e indiretti) con il sacerdote solo due volte: la prima per cambiargli il pannolone, la seconda quando ha pulito la sua stanza, dopo che il missionario era già morto.
“Credo che l’errore possa essere stato nel momento in cui mi sono tolta la tuta, lo vedo come il passaggio più critico nel quale può esserci stato il contagio”
ha raccontato, telefonicamente, al quotidiano El Pais.
La donna, 44 anni e un marito, al momento viene curata con trasfusioni di sangue di Paciencia Melgar, la suora guarita dopo aver contratto il virus in Liberia. Dice di aver seguito tutti i protocolli di sicurezza previsti. Anche suo marito è ricoverato in isolamento per precauzione, anche se non presenta sintomi. Il periodo di incubazione della malattia, del resto, è di 21 giorni.
L’uomo ha detto che da quando la moglie si è sentita male non è quasi più uscita di casa. L’appartamento in cui vive la coppia è stato disinfettato a fondo e il cane abbattuto, nonostante le proteste degli animalisti.
Oltre alla coppia sono state ricoverate in isolamento con sospetti casi di Ebola due infermiere che avevano assistito Viejo e Miguel Pajares, anche lui missionario rientrato dalla Sierra Leone con il virus. Sono invece risultati negativi un turista di origini nigeriane in arrivo dall’Africa occidentale ed una terza infermiera in un primo tempo sotto osservazione.
Ora le autorità sanitarie spagnole stanno cercando di rintracciare le persone con cui l’infermiera è entrata a contatto prima di essere ricoverata: al momento sono 52 le persone sotto osservazione, per lo più infermieri, medici e personale sanitario.
Secondo il ministro della sanità spagnolo, Ana Mato, al momento non risultano persone con sintomi di Ebola tra quelle che hanno avuto contatti con Romero. La Procura di Madrid ha aperto un’inchiesta per accertare eventuali responsabilità penali.