Elleduevidue II, lo yacht del mistero, doveva pagare 12 mila euro per i 5 mesi di ormeggio nel porto di Calvì in Corsica

Pubblicato il 25 Agosto 2009 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Fra tanti misteri, lo yacht Elleduevidue II regala almeno una certezza: deve 12.000 euro di ormeggio arretrato per il posto barca occupato dall’inizio di aprile nel porto di Calvì, in Corsica. Dell’imbarcazione italiana, che venerdì stava colando a picco in circostanze misteriose al largo della Corsica, si sa però ancora pochissimo.

Zero assoluto sui suoi occupanti. «Questi signori ci devono più di 12.000 euro di affitto del posto barca!», fa notare alterato Didier Bicchieray, assessore responsabile delle imbarcazioni da diporto a Calvi, raggiunto al telefono dall’ANSA. Qualcuno, ma nessuno si ricorda chi fosse, «arrivò verso il 4-5 aprile, chiese di lasciare la barca nell’area di carenaggio e i responsabili del porto eseguirono: postazione D17».

Lì fu parcheggiato il lussuoso 18 metri, lì è rimasto fino a pochi giorni fa: «Ci sono talmente tante barche nel nostro porto che non abbiamo fatto attenzione: quando sabato ci hanno avvisato che stava affondando al largo, siamo caduti dalle nuvole – spiega Bicchieray – Ora c’é un problema di assicurazione: già ci devono 12.000 euro, la società privata che ha recuperato l’imbarcazione ci chiederà di rimetterla nell’area di carenaggio ma non c’é più posto. Abbiamo appena 10.000 m2 e ci sono già sette yacht in avaria delle stesse dimensioni. Non è possibile che sia sempre il comune a doversi arrangiare. E alla fine, chi ci paga? Saremo costretti a lasciarlo in un terreno abbandonato».

Se il problema più venale sembra emergere in tutta la sua chiarezza, per il resto permane il mistero: ritrovato semiaffondato a 6 miglia dalla costa, l’Elleduevidue II aveva fori simili a quelli di proiettili sulla prua, gli oblò erano aperti e tutta l’apparecchiatura radio era sparita. Alla gendarmeria marittima di Tolone, responsabile dell’inchiesta sulla barca appartenente alla società milanese “System Charter”, dicono che le analisi sono ancora in corso e che soltanto nei prossimi giorni se ne saprà di più.

Da Napoli, città in cui lo yacht risulta immatricolato, la guardia costiera ha spedito alla gendarmeria francese a Calvì tutti i dati dell’imbarcazione in suo possesso ma resta l’interrogativo su chi avesse noleggiato Elleduevidue II, un bolide del mare con motori da 2.000 cavalli.

«Con tale potenza – ha sottolineato la Guardia Costiera – si può raggiungere la Corsica del Nord, da Genova, in poche ore». Ulteriore particolare del giallo di Calvi: secondo la guardia costiera l’apparecchiatura radio, definita dai primi sommozzatori giunti sul luogo in cui Elleduevidue II stava affondando, “del tutto assente”, è un qualcosa di anomalo. L’apparecchiatura radio di bordo ha un costo che oscilla dai cinque ai 10.000 euro.