Enigma, il manuale del codice segreto dei nazisti venduto sul web a 200 euro

di Redazione Blitz
Pubblicato il 30 Novembre 2016 - 14:28 OLTRE 6 MESI FA
Enigma, il manuale del codice segreto dei nazisti venduto sul web a 200 euro

Enigma, il manuale del codice segreto dei nazisti venduto sul web a 200 euro (Foto archivio Ansa)

ROMA – Il manuale del codice segreto Enigma usato dai nazisti è finito in vendita sul web. Duecento euro, questo il valore del testo storico stampato nel 1942 e che custodiva il segreto della macchina creata per cifrare e decifrare i messaggi dai nazisti. Un valore ben inferiore a quello di 40mila euro stimato per il manuale, che era stato rubato due anni fa in una biblioteca di Amburgo e che è ricomparso su Ebay, dove un militare romano l’ha comprato da una coppia tedesca.

Michela Allegri sul quotidiano Il Messaggero scrive che non si tratta del primo caso di opera storica che viene rubata e rivenduta da ricettatori all’asta o sul mercato nero. Come il caso dei quadri di valore rubati dalla casa di un imprenditore, che i ladri avevano cercato di vendere all’asta a Montecarlo:

“Seguendo a ritroso il percorso delle tele, gli inquirenti hanno individuato e sgominato e un sodalizio criminale specializzato in truffa, ricettazione ed esportazione illecita di tesori d’arte. Le persone indagate sono 14. Ci sono poi i cold case: furti clamorosi e irrisolti, finiti quasi nel dimenticatoio. I carabinieri hanno recuperato manufatti del valore di 4 milioni e rubate negli anni Ottanta. Da La santa trinità appare a San Clemente di Giambattista Tiepolo, alle gondole disegnate da Luca Carlevarijs.

Nella lista dei lost and found, anche una scultura in marmo raffigurante San Giovanni Battista, del maestro Girolamo Santacroce, trafugata nel 1977. La svolta nelle ricerche è arrivata con la classica soffiata: un informatore ha comunicato agli inquirenti che l’opera era stata acquistata in un mercatino dell’antiquariato parigino”.

C’è poi chi tenta di vendere opere trafugate attraverso canali ufficiali, come un mercante romano che nel novembre 2015 era quasi riuscito a vendere un’opera rubata alla Biennale di Roma dal suo stand:

“Nel suo stand, aveva esposto una scultura in bronzo raffigurante un busto di Giuseppe Verdi, opera del maestro napoletano Vincenzo Gemito, rubata qualche anno prima. Ora, è indagato dalla pm Tiziana Cugini. Nell’ultimo anno si contano 75 sequestri importanti, ma i numeri potrebbero essere più rilevanti. Chi indaga, spiega infatti che mancano norme di legge che consentano di effettuare manovre realmente incisive. Solo per fare un esempio: gli investigatori non possono fare operazioni sotto copertura, o procedere all’acquisto simulato di beni in odore di ricettazione. Per il momento, esiste solo un disegno di legge per la revisione della normativa: è stato presentato agli atti della II Commissione della XVI Legislatura, il 13 giugno 2012”.