Falsi impieghi al comune di Parigi: Chirac condannato a 2 anni

Pubblicato il 15 Dicembre 2011 - 10:52 OLTRE 6 MESI FA

Jacques Chirac

PARIGI – L’ex presidente francese, Jacques Chirac, e’ stato dichiarato colpevole di abuso di appropriazione indebita di fondi pubblici dal tribunale di Parigi nel caso dei falsi impieghi al Comune di Parigi. L’ex presidente è stato condannato a 2 anni con la condizionale.

Nell’ultima udienza del processo, anche la Procura aveva chiesto il proscioglimento di Chirac, che non era presente oggi alla lettura della sentenza nei confronti suoi e di altri nove imputati.

Chirac non e’ stato in aula durante il processo, che si e’ svolto dal 5 al 23 settembre, dopo aver inviato alla vigilia un certificato medico che attestava disturbi neurologici ”gravi” e ”irreversibili”. Secondo diverse voci non confermate, l’ex presidente sarebbe affetto da una forma di Alzheimer e avrebbe frequenti vuoti di memoria.

Jacques Chirac ha sempre negato i fatti che gli sono stati rimproverati, dichiarando – in una lettera letta al processo da uno dei suoi legali – di non aver commesso alcun ”reato penale” ne’ di avere colpe ”morali”.    La principale vittima dello scandalo dei falsi impieghi, il Comune di Parigi, oggi in mano ai socialisti, ha rinunciato a costituirsi parte civile nel processo dopo essere stato risarcito dall’Ump – il partito del presidente Nicolas Sarkozy, erede dell’Rpr di Chirac – e dallo stesso imputato ex sindaco.

Primo presidente della repubblica francese a comparire come imputato davanti a un tribunale, Chirac – 79 anni – e’ stato dichiarato colpevole in entrambi i filoni dello scandalo risalente al periodo (1977-1995), in cui era sindaco di Parigi.

L’ex capo dello stato e’ stato ritenuto colpevole di aver utilizzato fondi pubblici a fini personali, in particolare aver pagato lo stipendio con le casse municipali a membri del suo partito (Rpr, neogollista) che figuravano titolari di impieghi fittizi al Comune.  Per Chirac, sentenza di colpevolezza anche per il capo d’accusa di interesse privato.