Febbre emorragica “Crimea-Congo”: primo caso in Europa, un uomo punto da una zecca

Il 40% delle persone che contraggono la febbre emorragica (CCHF) non sopravvive. Secondo l'OMS, il tasso di mortalità complessivo è del 30%.

di Caterina Galloni
Pubblicato il 31 Luglio 2022 - 15:01 OLTRE 6 MESI FA
Febbre emorragica "Crimea-Congo": primo caso in Europa, un uomo punto da una zecca

Febbre emorragica “Crimea-Congo”: primo caso in Europa, un uomo punto da una zecca FOTO ANSA

Primo caso in Europa di febbre emorragica “Crimea-Congo”: un uomo di mezza età ricoverato in ospedale di Castiglia-Leon, Spagna, dopo la puntura di una zecca. In seguito, secondo quanto riferisce il Daily Mail, il paziente è stato trasferito dal ministero della Difesa spagnolo, in un altro nosocomio.

La morte per febbre emorragica “Crimea-Congo”

Il 40% delle persone che contraggono la febbre emorragica (CCHF) non sopravvive. Secondo l’OMS, il tasso di mortalità complessivo è del 30%. I sintomi, secondo le linee guida dell’Organizzazione, comprendono mal di testa, mal di stomaco, vomito, sanguinamento cutaneo. Altri sintomi: dolori articolari, ittero, sbalzi d’umore e occhi rossi, ecchimosi ed epistassi. 

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Attualmente la CCHF è endemica in Africa, Medio Oriente, Asia e Balcani, con casi raramente registrati nell’Europa settentrionale. Le autorità sanitarie di Castiglia-Leon hanno scritto sul caso:”Ha una puntura di zecca e rimane in condizioni stabili, nonostante la gravità clinica implicata da questa patologia”. La Spagna ha rilevato il primo caso di CCHF nel 2011 e un uomo spagnolo è morto nel 2016 dopo la diagnosi della malattia a seguito di una puntura di zecca”.