Ferrovie francesi: treno in ritardo, passeggeri risarciti

Pubblicato il 10 Dicembre 2010 - 20:10 OLTRE 6 MESI FA

Una vittoria per i consumatori, una sconfitta che spalanca il baratro della disfatta per l’azienda: SNCF, le ferrovie francesi note per la loro puntualità, sono state per la prima volta condannate in tribunale a risarcire un avvocato che, a causa del ritardo accumulato, ha disertato un’udienza in tribunale.

Cinquemila euro di danni ma non solo: la sentenza è destinata a fare giurisprudenza e migliaia di utenti sognano la rivalsa. Mai era stato messo per iscritto da un giudice che le ferrovie sono colpevoli ”per aver mancato al proprio obbligo di puntualità”.

Remi Rouquette, questo il nome dell’avvocato, aveva mancato una coincidenza per Lione. Doveva recarsi al tribunale di Nimes per difendere un cliente e veniva dalla banlieue di Parigi. Era partito alle 6 del mattino, il treno regionale non aveva funzionato per uno scambio e – nonostante avesse più di mezz’ora prima che partisse il TGV per Lione – ha perso treno e udienza.

L’SNCF, ha stabilito il giudice, ”hanno il dovere di portare i viaggiatori a destinazione secondo l’orario previsto, sia sulle linee interurbane, sia sulle regionali”. Quindi il danno del cliente è stato quantificato in 4.836,12 euro e l’operatore ferroviario è stato costretto a risarcire. Tutto questo nonostante in prima istanza il giudizio fosse stato sfavorevole all’avvocato Rouquette (”avrebbe dovuto essere più prudente con gli orari”, fu detto in quel caso) e malgrado l’SNCF abbia tentato di invocare la causa di forza maggiore. Alla fine, le ferrovie hanno deciso di non ricorrere neppure in cassazione.

”Questa decisione – ha dichiarato Jean-Claude Delarue, portavoce di un’associazione di utenti dei trasporti – apre certamente la via ad altre cause. Ed è interessante anche perché riconosce per la prima volta il diritto dei viaggiatori dei treni di banlieue, che rappresentano il 60% dei clienti delle ferrovie”.

Finora, la SNCF si impegnava – per una propria decisione di tipo commerciale – ad offrire spontaneamente un compenso al viaggiatori in ritardo di oltre mezz’ora sui treni ad alta velocità, pari almeno a un terzo del prezzo pagato per il biglietto. Ora l’azienda trema, anche se è chiaro che non tutti i ritardi potranno essere imputabili alla responsabilità delle ferrovie e quindi non potranno essere invocati per il risarcimento. Si calcola che almeno la metà dei ritardi siano imputabili a responsabilità del gestore, mentre cause come maltempo, scioperi nazionali, suicidi sui binari o viaggiatori che tirano l’allarme sono cause di forza maggiore.

Cercano di minimizzare alla direzione della SNCF, spiegando che ”ci sono circa 30 casi di questo tipo ogni anno, per un volume di oltre un miliardo di viaggiatori”. Ma negli uffici legali si pensa a come limitare i danni almeno condividendo le colpe con Reseau Ferré de France, la società che dal 1997 è incaricata della manutenzione e dello sviluppo dei binari.

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