Formaggi, rischio infezione: allerta listeria per camembert

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Febbraio 2016 - 08:00 OLTRE 6 MESI FA
Formaggi, rischio infezione: allerta listeria per camembert

(Foto d’archivio)

LONDRA –  Formaggi ritirati in Gran Bretagna: un intero lotto di camembert proveniente dallo stesso caseificio francese è stato sequestrato dai negozi delle catene Sainsbury’s, Asda e Co-op.

La listeria è un batterio che provoca la listeriosi, malattia che espone a rischio aborto spontaneo le donne in gravidanza.

La listeriosi può assumere due forme, quella diarroica, tipica delle infezioni alimentari, che si manifesta nel giro di poche ore dall’ingestione, e quella invasiva, che attraverso i tessuti intestinali e arriva al sangue e si diffonde sviluppando sepsi, encefaliti e meningiti. In questo caso le malattie si possono sviluppare anche tre mesi dopo l’ingestione del cibo infetto.

 

I primi sintomi, spiega l’Istituto superiore di Sanità, 

“sono spesso simili a quelli di altre malattie derivate da alimenti contaminati: febbre, dolori muscolari, nausea, diarrea. Quando l’infezione si diffonde al sistema nervoso, si possono manifestare emicranie, confusione, irrigidimento del collo, perdita dell’equilibrio o anche convulsioni”.

La listeriosi è particolarmente pericolosa per le persone immunodepresse, i malati di cancro, di diabete, di Aids, le persone anziane, i neonati e le donne in gravidanza, nelle quali può provocare un aborto spontaneo.

Inoltre, continua l’Istituto superiore di Sanità,

“tra i neonati, che hanno contratto l’infezione dalla madre, il tasso di mortalità è piuttosto elevato, e la malattia si manifesta sia sotto forma di polmonite che di meningite, difficilmente distinguibili a livello sintomatico da infezioni causate da altri agenti patogeni. Nei neonati però la listeriosi può dare luogo anche ad altri sintomi, come perdita di appetito, vomito, irritazione epidermica. Anche quando l’esito della malattia non è fatale, il neonato ha comunque il rischio di subire danni neurologici a lungo termine e sviluppo ritardato”.