Tempesta Xynthia: almeno 54 morti, 47 solo in Francia

Pubblicato il 28 Febbraio 2010 - 15:16| Aggiornato il 1 Marzo 2010 OLTRE 6 MESI FA

Maltempo in Francia

Un’ondata di maltempo devastante si è abbattuta sulla Francia e sull’area occidentale dell’Europa.  Al momento, le vittime accertate sono 54, di cui 47 in Francia.

Una  violenta tempesta  arrivata dall’Atlantico con raffiche di vento fino a 150 chilometri l’ora sta flagellando la Francia dal pomeriggio di sabato 27 febbraio.

Le autorità hanno messo in allerta 45 dipartimenti per quella che è considerata la più violenta tempesta dal 1999. Un milione di persone è rimasto senza luce. La profonda depressione sub-tropicale è partita sabato 27 febbraio da Madeira, in Portogallo, puntando verso il nord; in serata è entrata nel Golfo di Biscaglia, passando poi in Bretagna da dove partirà lentamente verso il Mare del Nord.

Battezzata Xynthia, la tempesta ha raffiche di vento tra i 130 e i 150 chilometri orari, ma raffiche più violente (fino a 150 km/h) sono state registrate nell’estuario della Loira, nella Gironda e sui Pirenei. Le autorità hanno raccomandato estrema cautela a chi vuole mettersi in viaggio.

La Protezione civile procede con i soccorsi e teme che il bilancio si aggravi. Da ieri sera era scattato lo stato di allerta, da giorni si sapeva che Xynthia si stava avvicinando, ma intanto tutti sono andati a dormire come sempre sulla costa atlantica francese, nei piccoli comuni sul mare come La Faute o L’Aguillon. E molti altri stavano arrivando, per le vacanze d’inverno con i bambini. Sono stati i rumori a svegliare quelli che si sono salvati dall’invasione delle acque spinte dalla forza del mare in Vandea e nella Charente Maritime, le due regioni più esposte alla furia dell’Atlantico. Le piccole, tipiche case a due piani, sono state invase d’acqua in pochi minuti.

Mezz’ora, hanno riferito testimoni, «e l’acqua era arrivata al primo piano». Qualcuno si è rifugiato addirittura sul tetto, dove ha aspettato ore l’intervento dei pompieri, a volte in elicottero. Subissati dalle chiamate, i vigili del fuoco hanno contato 25.000 interventi dall’inizio della tempesta. Trenta morti, il tributo più pesante all’ondata di maltempo, è stato pagato dalla Vandea, dove la gente è morta annegata. Impressionante l’operazione di ricognizione su alcune spiagge dove, con il ritirarsi delle acque, apparivano i cadaveri.

Tanti, anche in Charente Maritime o nei Pirenei, i decessi causati dalla caduta di alberi, dal crollo di tetti, dagli oggetti che le raffiche di vento hanno trasformato in proiettili. I trasporti sono nel caos, molti i voli annullati, i treni soppressi, le strade interrotte. I disagi sono ancora per la prossima notte estremi per il milione di case che è rimasto senza elettricità, anche se la tempesta, ha annunciato Meteo France a fine pomeriggio, si sta spostando verso il centro Europa. Il presidente, Nicolas Sarkozy, sarà domani mattina in Vandea, dopo aver spedito subito oggi il ministro dei Trasporti, Dominique Bussereau, ed aver esortato il governo ad «agire subito».

Per Francois Fillon, primo ministro che ha convocato una riunione domenicale d’emergenza a Matignon, si tratta per la Francia di una «catastrofe nazionale». Xynthia, annunciata da impressionanti raffiche a 150 km orari, è la tempesta più grave in Francia dopo quella della fine di dicembre del 1999, quando si contarono alla fine 92 vittime. Prima di investire il territorio francese, Xynthia ha seminato vittime in Spagna (tre nel nord) e in Portogallo (un bambino annegato sul litorale). In serata si sposta verso Belgio, Olanda e Germania, dove già si contano le prime vittime: due tedeschi (un automobilista e una ragazza che faceva jogging, entrambi colpiti dalla caduta di alberi). Identica dinamica per la prima vittima in Belgio, un uomo che si trovava nel suo giardino a una quarantina di chilometri da Bruxelles.

Nella mattinata di lunedì 1 marzo il ministro dell’Interno francese Brice Hortefeux ha annunciato la morte di altre due persone.