Francia, furto del secolo: spariti quadri di Matisse, Picasso, Braque, Modigliani, Léger

Il Museo d'Arte Moderna di Parigi

Un Picasso, un Matisse, un Braque, un Modigliani e un Fernand Léger: cinque quadri sono stati rubati all’alba al Museo d’Arte moderna di Parigi.  Per il colpo del secolo da 500 milioni di euro i ladri hanno agito intorno alle 6, 50 del mattino.

Le opere sono «Il piccione a pois» di Pablo Picasso, «La pastorale» de Henri Matisse, «L’olivier près de l’Estaque» di Georges Braque, «La donna con il ventaglio» di Amedeo Modigliani, e «Nature morte aux chandeliers» di Fernand Léger.

I responsabili del museo hanno trovato un vetro rotto e un catenaccio spezzato e le telecamere della struttura hanno ripreso un uomo che entrava nelle sale attraverso una finestra. Nel dicembre scorso era stato rubato un Degas al Musée Cantini de Marseille e a gennaio trenta opere, compreso un Picasso, erano scomparse da una proprietà La Cadière d’Azur nella regione di Var. La dinamica del trafugamento, almeno a giudicare dal filmato delle telecamere interne, ha dell’incredibile. Nelle immagini infatti si vede un solo uomo che, vestito di nero e nascosto da un passamontagna, si aggira indisturbato nei corridoi, fra quadri e statue, dopo essersi introdotto da una finestra. Come prima cosa, infatti, il ladro ha rotto un vetro non collegato al sistema d’allarme, poi ha segato l’inferriata, quindi ha tagliato un lucchetto con le pinze. Poi, sempre da solo, si è impadronito delle cinque tele tagliandole una ad una con il classico metodo del taglierino, usato con perizia e cautela. Le tele sono state poi arrotolate e infilate una ad una in un borsone di tela che il ladro aveva a tracolla. In breve, il museo è tornato nel silenzio e nell’oscurità senza che nessun allarme suonasse.

E’ ancora presto per le valutazioni degli inquirenti, ma il gruppo di opere rubate fa a pensare che si tratti un furto su commissione. Si tratta di opere realizzate nei primi del Novecento e che diedero vita alla stagione più fortunata dell’avanguardia artistica europea.

«E’ stupido rubare quadri così, si tratta di imbecilli e basta» ha detto Pierre Cornette de Saint-Cyr, commissario delle esposizioni del Palais de Tokyo, l’edificio parigino destinato all’arte contemporanea in cui sorge il Museo d’Arte Moderna.

«Con quadri del genere non ci si può fare niente – ha detto Cornette de Saint-Cyr intervistato dalla tv LCI – tutti sono già al corrente, i siti Internet sono già pieni di notizie e immagini. Nessuno può pensare di vendere questi quadri, per questo dico che è stupido rubarli. A meno che non si voglia fare un ricatto alle assicurazioni. Ma io sono convinto che li ritroveremo. Con quadri del genere è così, è successo con L’Urlo di Munch».

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