G20 Amburgo, rifugiati spettatori della guerriglia: “Pazzi, in Egitto li avrebbero…”

di redazione Blitz
Pubblicato il 11 Luglio 2017 - 05:25 OLTRE 6 MESI FA
G20 Amburgo, rifugiati spettatori della guerriglia: "Pazzi, in Egitto li avrebbero..."

G20 Amburgo, rifugiati spettatori della guerriglia: “Pazzi, in Egitto li avrebbero…”

AMBURGO – I manifestanti anti G20 che hanno scatenato la guerriglia nel corso del vertice ad Amburgo, sono stati bollati come “pazzi” dai rifugiati arabi, per aver distrutto “un Paese bellissimo”. I rifugiati arabi che assistevano ai disordini da un negozio di falafel, hanno affermato che erano arrabbiati con i dimostranti per aver scatenato la violenza in una città tollerante e sono rimasti stupiti da quello che hanno considerato come un limite della polizia: i black-blok non davano tregua.  

“Se lo avessero fatto in Egitto, sarebbero state uccisi”, ha detto Ibrahim Ali, un 29enne egiziano arrivato ad Amburgo nel 2011. “Lo Stato offre tutto: l’alloggio, i benefits per la disoccupazione e l’istruzione. Eppure queste persone non sono felici. Non lo capisco”.

“Sono pazzi. Non credevo ai miei occhi”, rincara la dose Mohammad Halabi, 32 anni, siriano arrivato in Germania come rifugiato circa 18 mesi fa. “Hanno un paese così bello e lo stavano distruggendo”.

Nelle foto pubblicate dal Daily Mail, c’è il racconto del furore scatenato ad Amburgo: decine di auto date alle fiamme, vetrine dei negozi andate distrutte, lanci di bottiglie, biciclette utilizzate a mo’ di barricate mentre la polizia interveniva con gli idranti. In molti si sono chiesti perché il G20 si sia tenuto proprio in una città nota per le sue posizioni di sinistra.

Su Twitter i militanti sono stati derisi per aver condiviso i momenti della protesta anti-capitalista via Snapchat o con l’iPhone. Nelle due notti di scontri, sono rimasti feriti 200 poliziotti, sono accusate della guerriglia circa 10.000 persone. Un 27enne è stato arrestato per tentato omicidio: aveva tentato di accecare i piloti di un elicottero della polizia con un puntatore laser.

Thomas de Maiziere, ministro degli Interni tedesco, ha descritto la rivolta come “l’opposto della protesta democratica. Gli attacchi contro persone e saccheggi da parte degli anarchici tedeschi ed europei, non hanno nulla a che fare con motivi politici”.
La polizia ha affermato che i disordini sono stati particolarmente violenti nel quartiere di Schanzenviertel.

Mentre la città era in fiamme, i leader mondiali che partecipavano al vertice, hanno trascorso la serata cenando in grande stile e ascoltando la nona sinfonia di Beethoven.