Gb: detenuti minacciavano le vittime, Facebook rimuove le loro pagine

Pubblicato il 13 Febbraio 2010 - 16:25 OLTRE 6 MESI FA

Jade Braithwaite

In Gran Bretagna, su richiesta del Governo, Facebook ha deciso di rimuovere le pagine appartenenti a 30 detenuti britannici che da internet continuavano a minacciare e ridicolizzare le loro vittime.

A chiedere l’oscuramento dei profili dove i carcerati pubblicavano fotografie e commenti era stato tre settimane fa il ministero della Giustizia britannico.

Fra i detenuti che aggiornavano le loro pagine c’era Jade Braithwaite, 20 anni, uno dei criminali che avevano assalito e ucciso il 16enne Ben Kinsella. Da una cella del carcere giovanile del Buckinghamshire, Braithwaite, che è stato condannato all’ergastolo, aveva pubblicato una serie di commenti, fra cui il desiderio di avere un telecomando per «zittire o cancellare le persone quando voglio». Non solo, come fotografia del profilo aveva scelto quella di una maglietta con sopra il suo volto e la scritta «Jade Braithwaite libero».

Altri detenuti hanno invece usato il sito per comunicare con i loro complici in libertà o per farsi beffa delle proprie vittime o delle famiglie delle persone che avevano ucciso. Il ministro della Giustizia, Jack Straw, ha dichiarato che il governo è alla ricerca di nuove misure per contrastare il fenomeno. «È contro la legge – ha detto – e va contro le regole delle carceri». I detenuti possono usare internet, ma solo se controllati dalle guardie e per scopi educativi. Molti riescono tuttavia ad aggirare i controlli utilizzando un telefono cellulare che permette loro di collegarsi con il web.