Gb, Londra. Fiumi di alcol a Westminster, piace la birra italiana

Pubblicato il 30 Maggio 2014 - 09:13 OLTRE 6 MESI FA
Il palazzo di Westminster

Il palazzo di Westminster

GB, LONDRA – Fiumi di alcol scorrono nella politica britannica. Mentre il governo di David Cameron lancia una campagna dopo l’altra per ridurre la sbornia facile nel Paese, deputati e lord di Westminster, i loro collaboratori e ospiti continuano a scolare litri di vino e birra.

Secondo il Times, la Camera dei Comuni ha speso in due anni 1,4 milioni di sterline (1,7 milioni di euro) per rifornire i tanti bar nel centro delle istituzioni britanniche in cui fra una legge e l’altra i parlamentari possono trovare ristoro con un bicchiere di rosso e una birra, meglio se italiana.

La House of Commons ha perfino una propria etichetta che usa su vini e alcolici ‘della casa’, incluso lo champagne: fra i più richiesti il Sauvignon, di cui sono state comprate circa 50 mila bottiglie, e il Merlot, con 26 mila. Tra le birre invece le più amate sono l’italiana Peroni Nastro Azzurro, Becks e Guinness. Le autorità dei Comuni hanno precisato che i prezzi applicati nei bar del Parlamento sono quelli che si ritrovano in un normale pub. Anche se le attività di ristorazione ricevono un sussidio pari a 5 milioni di sterline l’anno. Gran parte di questo alcol viene poi consumato da deputati e lord o nel corso degli eventi organizzati dai partiti.

Da tempo si parla di un problema di dipendenza dalla bottiglia nel Palazzo della politica e il Times sottolinea come invece proprio dalle istituzioni dovrebbe venire il buon esempio ai cittadini che spesso da questo punto di vista esagerano. Un ex deputato laburista, Eric Joyce, è stato costretto a dimettersi dal partito nel 2012 dopo che ubriaco aveva scatenato una rissa coi colleghi conservatori in uno dei bar di Westminster. E non finisce qui. Il caso di Nigel Evans, l’ex vicespeaker della camera dei Comuni che e’ stato scagionato dalle accuse di abusi sessuali in Parlamento dopo aver alzato troppo il gomito, si inserisce, secondo la stampa britannica, in quella ”cultura dell’alcol” ormai imperante.

Per non parlare dell’astro nascente della politica nazionale, il leader euroscettico Nigel Farage, che viene continuamente fotografato con una pinta di birra in mano, di cui è un grandissimo estimatore. La sua ‘passione’ però non piace alla moglie Kirsten che in una lunga intervista al Daily Telegraph ha dichiarato che il marito beve e fuma troppo e che questo stile di vita potrebbe prima o poi costargli caro.