Gb. “Via dal carrello alcol e maiale”: cassieri islamici ti dicono cosa comprare

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Dicembre 2013 - 13:17 OLTRE 6 MESI FA
Gb. "Via dal carrello alcol e maiale": cassieri islamici ti dicono cosa comprare

Gb. “Via dal carrello alcol e maiale”: cassieri islamici ti dicono cosa comprare

LONDRA – “Sono islamica, è contro la mia religione”. Una cassiera del grande magazzino Marks & Spencer si è rifiutata di vendere ai clienti alcolici e carne di maiale. E se i cassieri islamici decidono cosa i clienti debbano comprare, ecco che da parte dei clienti parte il boicottaggio al colosso fondato nel 1884 e che ogni anno produce miliardi di profitto.

L’ultima scintilla, racconta Fabio Cavalera sul Corriere della Sera, è quella di un signore che ha cercato invano di comprare una bottiglia di champagne:

“Si è avvicinato con una bottiglia di champagne alla cassa ma la ragazza con il velo, una ragazza islamica, «gentile e umile» si è comunque rifiutata di battere lo scontrino e di completare l’operazione spiegando che la sua religione proibisce l’alcol e la carne di maiale. Non solo le proibisce di farne uso personale ma le proibisce di distribuirli. Dunque, niente. Il signore è rimasto sorpreso, «non mi era mai capitata una cosa del genere» e, rivolgendosi al quotidiano londinese, si è chiesto se sia mai giusto che nel Regno Unito, in un grande magazzino, si applichi le legge ispirata dal Corano”.

Un portavoce dei grandi magazzini Marks & Spencer ha dichiarato:

“«Siamo dispiaciuti… il nostro è un business secolare, abbiamo politiche inclusive che accolgono tutte le fedi religiose ma nel caso specifico le nostre regole sono state disattese». Ovvero se un credente, un dipendente di forti convinzioni o islamiche o cristiane o ebraiche, ritiene di non potere trattare certi prodotti viene spostato ad altro settore in modo che non vi siano imbarazzi. Mai in cassa. Piuttosto al reparto abbigliamenti”.

I grandi magazzini sperano ora di evitare i boicottaggio, ma la polemica in Gran Bretagna è solo agli inizi:

“La ragazza islamica è stata trasferita, col suo consenso, ma le uscite di alcuni membri della comunità di 2,7 milioni di musulmani, il 4,8 per cento della popolazione nel Regno Unito, stanno evidenziando non poche smagliature nel sistema di coabitazione e condivisione multiculturale. L’episodio del supermercato è solo una goccia”.