Germania, ricarica lo scooter elettrico coi soldi della società: licenziato per meno di 2 centesimi, ora vince la causa

Pubblicato il 2 Settembre 2010 - 16:33| Aggiornato il 3 Settembre 2010 OLTRE 6 MESI FA

Si era ricaricato lo scooter elettrico a spese della società, era stato licenziato per meno di due centesimi: presto però potrà tornare al lavoro: un tribunale tedesco ha bocciato oggi in appello la decisione della società, che già l’anno scorso aveva perso la causa intentata dal dipendente. L’uomo, 41 anni, di cui 19 trascorsi in quell’azienda, specializzata in informatica, era stato cacciato per avere ricaricato il suo scooter elettrico a spese della società: aveva lasciato in carica il mezzo a due ruote per un’ora e mezzo, provocando un danno economico all’azienda di 1,8 centesimi.

Già l’anno scorso, un tribunale di Siegen (Ovest) aveva disposto il reintegro del dipendente, ma l’azienda aveva fatto ricorso e oggi un giudice del tribunale del lavoro di Hamm ha stabilito in modo definitivo che mancava una valida giustificazione per licenziarlo. La vicenda ricorda il caso di una cassiera berlinese licenziata nel 2008 per aver rubato due buoni acquisto da 1,30 euro in tutto. L’anno scorso un tribunale della capitale aveva confermato il licenziamento, ma a giugno di quest’anno una corte federale ha stabilito che la donna, Barbara E., era stata licenziata ingiustamente.