Gran Bretagna, Christine Keeler è morta: fu la modella dello scandalo Profumo

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Dicembre 2017 - 21:57 OLTRE 6 MESI FA
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Christine Keeler (destra) in auto con un’amica

LONDRA – Se ne è andata a 75 anni Christine Keeler, l’ex modella protagonista in Gran Bretagna dello scandalo Profumo, uno dei casi più clamorosi a cavallo fra gossip, politica e sospetti di spionaggio degli anni ’60 nel pieno delle ossessioni della Guerra Fredda. Indossatrice fin dall’adolescenza e poi show girl, Keeler ebbe una relazione con il ministro conservatore britannico John Profumo e contemporaneamente con il diplomatico sovietico Ieugheni Ivanov di base a Londra, oltre che con Stephen Ward, osteopata di fama e apprezzato ritrattista che in entrambi i casi fece da tramite alla prima ‘conoscenza’.

La vicenda fece irruzione sui tabloid, scioccando il mondo politico del Regno dell’epoca, fino a costringere Profumo a dimettersi, nel 1963, con l’accusa di aver mentito al Parlamento nel tentativo di negare la tresca. La notizia della morte di Christine Keeler, diffusa da amici di famiglia, è stata poi confermata al Guardian dal figlio, Seymour Platt. “Mia madre è spirata ieri sera intorno alle 23,30”, ha detto Platt.

La donna, 75 anni e malata da tempo, era ricoverata presso il Princess Royal University Hospital di Farnborough. Tre anni fa, sempre in dicembre, era morta Mandy Rice Davis, che nel 1963 aveva 19 anni e insieme con la Keeler era stata l’altra grande e bellissima protagonista dello ‘scandalo Profumo’ contribuendo a far tremare il governo del conservatore Harold McMillan.

Sesso, politica, spionaggio: questa la combinazione esplosiva del caso che resta alla Storia anche per aver segnato definitivamente la trasformazione della società britannica, portando allo scoperto i vizi privati dell’establishment, mentre tutto intorno ribolliva il cambiamento, impaziente di imporre quella rivoluzione sessuale che a Londra era già nell’aria. Dei tre uomini, solo Ward finì sotto processo insieme alla Keeler ma non resse alla tensione e si suicidò ingerendo barbiturici.