Gran Bretagna: più carote, meno fiori. Il giardino di casa diventa orto

Pubblicato il 22 Marzo 2010 - 17:01 OLTRE 6 MESI FA

In Inghilterra nel giardino di casa ci sono carote e cipolle, non più rose e ortensie: i dati relative alle vendite di semi rivelano che nel 2010 il 78% delle sementi acquistate dai cittadini britannici sono quelle degli ortaggi, a fronte del 22% dei semi di fiori venduti.

Rispetto a 10 anni fa, il rapporto si è invertito: nel 2000 il 70% dei semi venduti si riferiva ai fiori, e solo il 30% era destinato alla coltivazione di verdura. Ora i famosi giardini “all’inglese” sono stati soppiantati dagli orti familiari.

Solo nell’ultimo anno, tra il 2009 e il 2010, la vendita di semi per ortaggi è stata incrementata del 10%. Nello stesso arco di tempo la vendita di vanghe, zappe, rastrelli, serre e altri strumenti da giardinaggio ha subito una crescita ancora maggiore, pari al 40%.

La vendita di sementi ha nel Regno Unito un giro d’affari di 4 miliardi di sterline, pari a circa 4 miliardi e mezzo di euro. Gli ortaggi più richiesti da questi “coltivatori fai da te” sono carote, cipolle, lattughe, radicchio e pomodori.

Secondo Steve Guy, manager della B&Q, azienda leader nel settore della vendita di semi, la causa principale è rappresentata dalla crisi economica, che ha spinto gli inglesi a risparmiare sulla spesa. Le società di ricerche sul consumo ritengono invece minore l’incidenza di una maggiore coscienza ecologica.