L’ultimo reduce della Grande Guerra: “Basta con commemorazioni che ricordano il conflitto vi prego”

Pubblicato il 12 Novembre 2010 - 01:24 OLTRE 6 MESI FA

La Gran Bretagna con il papavero rosso all’occhiello si è fermata per rendere omaggio ai suoi caduti in guerra ma la ricorrenza del Giorno della Memoria non è stata osservata da almeno un ex combattente. Claude Choules, l’ultimo militare britannico sopravvissuto alla Grande Guerra, rifiuta di prestare il suo nome alle cerimonie dell’Armistizio perchè vuole dimenticare gli orrori di tutti i conflitti.

Choules ha 109 anni e vive nella sua patria adottiva, l’Australia, dove si è trasferito nel 1926. Col passare degli anni – hanno raccontato i suoi familiari al Daily Telegraph che lo è andato a trovare in una casa di riposo – è diventato sempre più pacifista. “Via via che invecchiava papà è diventato sempre più antiguerra”, ha detto Adrian Choules, un figlio di 75 anni: “Dice che le guerre sono ordinate da vecchi e combattute da giovani, che sono uno stupido spreco di tempo e energia”.

Di ex combattenti di quella guerra di cui oggi nel Regno Unito si ricorda l’Armistizio sono rimasti vivi a questo punto soltanto in due: lui e l’americano Frank Buckles. Nel 2009 se n’era andato un altro inglese, Harry Patch, l’ultimo veterano che aveva combattuto in trincea, poi lo scorso febbraio il canadese Jack Babcock. Choules è rimasto ormai l’unico testimone della resa della flotta tedesca dieci giorni prima dell’Armistizio e poi dell’autoaffondamento delle navi del Kaiser nella base di Scapa Flow pochi giorni prima della firma del trattato di Versailles.

“Mio padre non crede nella guerra”, ha detto Daphne Edinger, la figlia di 82 anni: “Non vuole celebrarne gli anniversari”. In omaggio al padre, nessuno della famiglia di Choules osserverà la ricorrenza, ha detto Daphne: “Se lui vuole dimenticare gli orrori, noi siamo felici di dimenticare con lui”. Nato nel 1901 a Wyde Piddle nel Worcesteshire, l’ex militare della Royal Navy con 41 anni di servizio attivo è anche l’unico uomo al mondo ad aver combattuto in tutte e due le guerre mondiali: nella seconda, come esperto in demolizioni della Marina australiana, aveva avuto il compito di dare l’ordine di affondare la flotta locale se i giapponesi fossero entrati in porto. Oggi passa la maggior parte del tempo a letto: “Diceva che nelle Forze Armate lo avevano addestrato a odiare il nemico, ma in guerra gli si sono aperti gli occhi: dall’altra parte erano solo ragazzi come lui”.