Grecia: 2 navi italiane bloccate a Corinto da 6 giorni

Pubblicato il 14 Giugno 2010 - 09:46 OLTRE 6 MESI FA

Due navi cargo italiane sono forzosamente ferme ormai da sei giorni al porto greco di Corinto a causa una protesta del sindacato dei marittimi che esige l’assunzione di personale locale. La compagnia Adriatic Lines ha chiesto al governo greco di “porre fine al più presto possibile” e senza condizioni al “blocco illegale” che le sta provocando ingenti perdite.

In un comunicato pervenuto all’Ansa, la Adriatic Lines si dice disponibile a partecipare ad un incontro cui è stata invitata dal Ministero dell’economia e della marina mercantile per cercare di risolvere la disputa, ma sottolinea che esiste un’ingiunzione di un tribunale greco “che non è stata eseguita” e ribadisce che non intende negoziare nulla con il sindacato dei marittimi, il Pno, ma di essere pronta unicamente a stabilire un’agenda per “porre fine al blocco illegale”. Si chiede inoltre la presenza di rappresentanti delle ambasciate italiana e britannica.

Secondo la compagnia, il blocco “contravviene uno dei principi fondatori dell’Ue, vale a dire il libero movimento delle merci, dei servizi e del lavoro tra i paesi dell’Unione”. L’ambasciata italiana sta seguendo da vicino gli sviluppi in contatto con quella britannica ed è eventualmente pronta a fornire un contributo alla soluzione della vicenda.

Le due navi Ropax 1 e Ropax 2, che battono bandiera britannica e hanno equipaggio romeno, stavano salpando da Corinto in direzione di Ravenna, la loro rotta abituale, quando sono state bloccate nei giorni scorsi da esponenti del sindacato Pno. Questo, secondo quanto ha riferito all’Ansa l’avvocato greco della compagnia, Michael Markoulakos, ha chiesto che una parte dei marinai a bordo delle due navi, ciascuna delle quali ha un equipaggio di 32 persone, siano sostituiti da greci.

La Adriatic Lines ha ottenuto un’ingiunzione da parte di un tribunale affinché le navi potessero partire, ma la decisione, afferma non è stata fatta applicare dalle autorità.