Crisi e disperazione in Grecia: a 12 anni vende il figlio neonato

Pubblicato il 13 Marzo 2012 - 08:52 OLTRE 6 MESI FA

ATENE, 13 MAR – Una storia di emarginazione e disperazione è quella che arriva dalla Grecia, il Paese dove la crisi economica ha cambiato profondamente e più che altrove, lo stile di vita dei propri abitanti. Succede anche che una ragazzina di 12 anni rimanga incinta e che la sua famiglia possa arrivare a pensare di poter lucrare da quella nascita non desiderata. Una somma di 12 e 500 euro in questo caso. La giovanissima mamma è stata anche arrestata dalla polizia con l’accusa di aver venduto il figlio di 10 settimane ad una coppia di poliziotti in borghese. La ragazzina, che dovrebbe essere rilasciata dopo essere stata ascoltata da un giudice, è stata arrestata insieme con una zia di 44 anni e i genitori di quest’ultima, di 65 e 71 anni son l’accusa di adozione illegale.

La vicenda è avvenuta nella località di Xrysoupoli, una cittadina nei pressi di Kavala (Grecia centrale), dopo che la polizia aveva ricevuto una soffiata. Per la transazione, gli agenti hanno utilizzato banconote segnate che sono poi servite per incriminare i sospetti. Il piccolo è stato ricoverato in un ospedale dove si trova adesso in osservazione.