Grecia, pacco bomba al ministero dell’Interno: morto assistente di Chrisochoidis

Pubblicato il 24 Giugno 2010 - 19:55 OLTRE 6 MESI FA

Il ministro Michalis Chrisochoidis

L’ombra del terrorismo minaccia le istituzioni greche. Un pacco-bomba è esploso a nell’ufficio dell’aiutante del ministro dell’interno greco, Michalis Chrisochoidis. L’esplosione ha sfondato il muro di divisione dell’ufficio del collaboratore con quello del ministro, Giorgio Vasilakis, di 52 anni, che e’ rimasto ucciso proprio mentre apriva il pacco indirizzato a Chrisochoidis.

Il ministro si trovava nell’edificio al momento dell’esplosione ma e’ rimasto indenne. Si tratta del piu’ audace, e sanguinoso, attentato compiuto in Grecia negli ultimi anni. Nel 2007 un missile venne lanciato contro l’ambasciata Usa ma senza fare vittime. Non e’ ancora chiaro come il pacco bomba sia potuto arrivare al settimo piano, dove si trovano gli uffici del ministro, malgrado tutti i controlli di sicurezza.

Chrisochoidis ha affermato che ”i terroristi assassini saranno arrestati e processati”, esprimendo dolore per ”la perdita di un buon amico e collaboratore”. Ed ha aggiunto che ”la lotta contro il terrorismo proseguira’ sino alla fine”. Secondo fonti della polizia appare evidente che l’attentato, avvenuto poco prima delle 21 ora locale, aveva lo scopo di uccidere in quanto l’esplosivo utilizzato era potente e doveva detonare al momento di aprire il pacco.

Inoltre e’ notorio che Chrisochoidis lavora nel suo ufficio sino a tardi al pari dei suoi piu’ stretti collaboratori. Il ministro ha subito avvertito il premier Giorgio Papandreou e posto tutte le forze di polizia in stato di massima allerta. L’attentato fa seguito ad un periodo di relativa calma sul fronte della violenza armata dopo una serie di successi conseguiti da Chrisochoidis, riuscito di fatto a smantellare la principale organizzazione, Lotta Rivoluzionaria (EA) arrestandone il presunto capo e cinque collaboratori e trovando l’arsenale del gruppo.

Ma l’efficacia del ministro, che negli anni scorsi aveva gia’ sgominato la storica organizzazione marxista rivoluzionaria 17 Novembre, di cui EA e’ erede, aveva provocato la dura risposta di un’organizzazione fiancheggiatrice ‘Cospirazione dei Nuclei di Fuoco’. Questa aveva compiuto lo scorso maggio attentati, ma senza fare vittime, contro il carcere di massima sicurezza di Atene (Korydallos) e contro il palazzo di giustizia di Salonicco. Nel rivendicarli come risposta alla crescente repressione poliziesca, i Nuclei avevano annunciato una ”intensificazione dell’azione rivoluzionaria” contro ”la crisi sociale provocata dal piano di austerita” e per ”la liberazione” delle persone arrestate. Nel comunicato i Nuclei esprimevano inoltre solidarieta’ per gli anarchici greci e internazionali detenuti, fra cui l’italiano settantatreenne Alfredo Bonanno. Questi, uno dei massimi teorici dell’anarco-insurrezionalismo, e’ detenuto in Grecia dallo scorso anno in attesa di processo per complicita’ in una rapina a mano armata.