Tutti in viaggio in Grecia, la vacanza è low cost

Pubblicato il 28 Maggio 2012 - 16:07 OLTRE 6 MESI FA

Una veduta dell'isola di Santorini, nelle Cicladi

ROMA – Volete fare un affare? Quest’estate tutti in viaggio in Grecia, lì la vacanza sarà low cost con prezzi ridotti anche del 15% rispetto allo scorso anno. Quindi viaggi meno cari, alberghi meno cari, ristoranti meno cari…  Colpa della crisi nera greca e del pericolo che la stagione estiva possa essere un fallimento: finora c’è stata una caduta verticale delle prenotazioni quindi gli operatori hanno iniziato a ridurre i prezzi per tentare di recuperare turisti. Una stagione estiva fallimentare potrebbe essere il colpo di grazia per un Paese, come la Grecia, che basa un quinto delle sue attività economiche sul turismo.

Molti turisti hanno disdetto le prenotazioni per la Grecia o hanno preferito altre mete, temendo il riacutizzarsi delle tensioni: in molti temono che gli scioperi dei traghetti, le tensioni sociali e le proteste di piazza di questi ultimi mesi e in vista del voto politico del 17 giugno possano far esplodere di nuovo le violenze incendiarie degli anarchici e gli scontri di piazza con la polizia in Grecia. Le prenotazioni a maggio, dunque, sono scese di un terzo rispetto a quelle dell’anno scorso: una buona notizia per chi ancora non sa dove andare in vacanza e che ora, scegliendo la Grecia, può sfruttare l’onda del momento per fare una vacanza a prezzi veramente ridotti. Una notizia meno buona invece  per i circa centomila greci occupati nel settore turistico che rischiano di perdere il posto di lavoro.

Per ora l’effetto del calo di turisti è, appunto, un notevole “sconto” sulle vacanze: gli operatori turistici greci hanno abbassato i prezzi rispetto a quelli, già ribassati, dell’anno scorso. Secondo il SETE i prezzi degli hotel e dei tour operator sono scesi in media del 15% rispetto a quelli dell’anno scorso, già inferiori di circa il 10% rispetto al 2010.

E gli sconti potrebbero anche aumentare più si avvicina il pieno della stagione estiva. Per la Grecia è l’ennesima prova di vita o di morte: se la crisi delle prenotazioni continuerà con questo ritmo, vorrebbe dire che quest’estate potrebbero esserci circa 1 milione e mezzo di turisti in meno e, di conseguenza, circa 100 mila posti di lavoro stagionali a rischio. Un buon motivo per abbattere ancora di più i prezzi delle vacanze.