Greta Thunberg diventerà un marchio registrato: “Troppi lo sfruttano per scopi commerciali”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2020 - 22:19 OLTRE 6 MESI FA
Greta Thunberg diventerà un marchio registrato: "Troppi lo sfruttano per scopi commerciali"

Greta Thunberg diventerà un marchio registrato: “Troppi lo sfruttano per scopi commerciali” (foto ANSA)

ROMA – Greta Thunberg ha confermato su Instagram di aver chiesto ufficialmente che la denominazione “Fridays for Future” e il suo stesso nome siano protetti da un apposito marchio. In un post, la 17enne attivista svedese ha spiegato che il suo nome, l’espressione “Skolstrejk for klimatet” (sciopero per il clima, cartello che da sempre accompagna le proteste di Thunberg) vengono costantemente utilizzati da terzi per “scopi commerciali senza alcun consenso, con operazioni di marketing, di vendita di prodotti, con persone che raccolgono denaro in mio nome e in quello del movimento”.       

“Per questo ho chiesto di far registrare il mio nome, Fridays for Future e Skolstrejk for klimatet come marchi, allo scopo di proteggere il movimento e le sue attività”, aggiunge la giovane, divenuta il volto-icona della protesta globale contro i cambiamenti climatici.

Questa mattina, 29 gennaio, era stato il settimanale tedesco Die Zeit, nel suo sito on line, a riferire per primo dell’iniziativa di Greta, precisando che la richiesta è stata presentata il mese scorso all’autorità dell’Unione europea competente per la proprietà intellettuale.

Sempre su Instagram, l’attivista spiega che lei e il movimento non hanno “nessun interesse in marchi e cose del genere, ma questo passo deve essere compiuto”, proprio per proteggere Fridays for Future, “che è un movimento che appartiene a tutti quelli che vi partecipano, soprattutto i giovani. Non deve e non può essere utilizzata per scopi individuali e commerciali”, afferma ancora Greta Thunberg.

Greta conferma anche di aver fondato insieme alla sua famiglia una fondazione senza fini di lucro già registrata: “E’ solo una cosa che serve per gestire denaro (diritti d’autore dai libri, donazioni, soldi che arrivano dai premi) in un modo assolutamente trasparente. Per esempio, si devono pagare le tasse prima di poter dare via i soldi per scopi specifici e attività benefiche. Questo prende molto tempo e lavoro, e quando la fondazione sarà pienamente operativa vi racconterò di più. L’obiettivo della fondazione sarà quello di promuovere la sostenibilità ecologica, climatica e sociale, così come anche la salute mentale”. (fonte AGI)