I profughi dall’Ucraina, tanti e benvenuti perché bianchi e istruiti. Ma non vaccinati

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Marzo 2022 - 09:31 OLTRE 6 MESI FA
I profughi dall'Ucraina, tanti e benvenuti perché bianchi e istruiti. Ma non vaccinati

I profughi dall’Ucraina, tanti e benvenuti perché bianchi e istruiti. Ma non vaccinati FOTO ANSA

Nessuno fa storie sui profughi che arrivano e continueranno ad arrivare dall’Ucraina: non fa storie la Polonia, non fa storie neanche l’Ungheria. Paesi che fino a poco tempo fa quasi non facevano entrare nessuno. E’ facile farli entrare perché sono bianchi, istruiti, sono come ogni cittadino europeo insomma. Quando invece un profugo e di colore e viene da un paese africano il discorso cambia purtroppo. C’è però un piccolo problema, sollevato per esempio da Luca Zaia: l’Ucraina ha un tasso di vaccinazione del 35%, e la maggior parte con Sputnik.

I profughi dall’Ucraina e l’arrivo in Italia

L’Italia allora sta lavorando per favorire le vaccinazioni ai profughi in arrivo dall’Ucraina. L’Ucraina infatti al momento ha una tasso di vaccinazione contro il Covid molto basso: solo il 34,5% della popolazione ha completato il ciclo vaccinale, mentre il 35,6% ha ricevuto la prima dose. Sull’argomento è intervenuto il governatore del Veneto Luca Zaia chiedendo che per i profughi bisogna “attuare subito una deroga al super green pass, che non possono avere perché, anche i vaccinati, lo sono con lo Sputnik. Quindi l’Ema deve riconoscere al più presto questo vaccino altrimenti i cittadini ucraini in fuga dalla guerra si troveranno di fronte a un blocco insuperabile di tipo sanitario”.

Meno morti di Covid rispetto alla Russia in percentuale

Dal canto suo Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute ha avvertito: prima dello scoppio della guerra, l’Ucraina viveva dal punto di vista del Covid una situazione “problematica, come tutto l’est Europa. Abbiamo più dati dalla Russia è lì la situazione è tragica, c’è una copertura vaccinale del 54% della popolazione, e questo ha provocato centinaia di migliaia di morti. Dall’Ucraina abbiamo meno dati disponibili ma pensiamo che la protezione sia inferiore a quella della Russia, quindi è ancora più problematica”. Ricciardi quindi ha indicato che “le regioni che accolgono i profughi dall’Ucraina dovranno attrezzarsi per vaccinarli. Nella stragrande maggioranza dei casi, soprattutto per le persone di terza età, questo non è stato fatto in patria. E quindi dovremo attrezzarci per farlo qui”.

Intanto tutta l’Unione europea si attrezza per accogliere l’enorme flusso di profughi provenienti dall’Ucraina. 
Nel nostro Paese, secondo le stime dell’Associazione Culturale Europea Italia-Ucraina sono attesi centinaia di migliaia di profughi.