Igor il Russo in isolamento: in Spagna lo trattano come i terroristi islamici

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Dicembre 2017 - 18:05 OLTRE 6 MESI FA
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Igor il Russo al momento dell’arresto in Spagna (foto d’archivio Ansa)

SARAGOZZA – Igor il Russo in isolamento: il serbo (al secolo Norbert Feher) è stato trasferito perché ritenuto pericoloso per i suoi compagni di cella nel carcere di Saragozza, in Spagna. In parole povere, la giustizia spagnola sta trattando il pluri assassino alla stregua dei terroristi jihadisti: come nel caso dei terroristi islamici, nessun contatto con gli altri detenuti e nessun contatto con i secondini.

Cristina Mangani racconta sul Messaggero:

Ai due funzionari che si occupano della sua vigilanza nelle 24 ore, se ne aggiungeranno altri due quando uscirà nel cortile interno per le due ore di aria ammesse dal giudice. Il timore che possa tentare una fuga è alto, tanto che ogni contatto con altri detenuti gli viene vietato e per permettere il suo trasferimento a Zuera, altre sei persone che occupavano la stessa ala del carcere, sono state trasferite. Fino al momento dell’arrivo a Saragozza, Feher aveva scelto di non uscire dalla sua stanza, e di non vedere la televisione o leggere libri.

La passeggiata nel cortile avrà le sue regole. Lo spazio, infatti, è circondato da mura molto alte e da cancelli coperti con dei teli di stoffa che danno la sensazione di una rete. Una sorta di gabbia a cielo aperto che prevenga ogni possibile idea di fuga. Nel corso degli anni sono state diverse le aggressioni nei confronti degli agenti penitenziari, tanto che ora nella struttura i contatti con i detenuti vengono evitati il più possibile, e se per caso, Igor dovesse scegliere di andare dal cortile alla palestra, la via d’accesso avverrà attraverso una porta controllata che la collega. Non è ancora chiaro se Zuera sarà la destinazione finale per il killer serbo. Secondo il sito El confidencial non è escluso che sia scelta anche un’ulteriore destinazione, ancora più sicura, e che potrebbe essere Port 1, nel porto di Santa María.