E’ disabile ma il parcheggiatore dell’Ikea non ci crede: “Fammi vedere le protesi”

Pubblicato il 22 Maggio 2011 - 13:04 OLTRE 6 MESI FA

PARIGI – Sei anni fa, in seguito ad una sepsi, Pascal da Silva, un trentanovenne girondino del comune di Camarsac, è stato amputato di una parte delle sue dita e di due gambe. E’ quindi un portatore di handicap. “Ho un’invalidità all’80%, ho una carta che lo dimostra”. Un documento essenziale anche se certo il giovane non vorrebbe dimostrarlo in situazioni di piena umiliazione, un po’ quello che gli è successo venerdì scorso quando ha dovuto mostrare le sue protesi per giustificare il parcheggio nel posto riservato a chi è un disabile.

Probabilmente il disabile farà causa contro un vigilante dell’Ikea di Bordeaux. Venerdì sera, quando è andato al centro commerciale per acquistare un divanetto, Pascal ha parcheggiato la sua macchina nel posto auto riservato ai disabili. Ha messo la sua carta che certifica il suo status sotto il parabrezza e si è incamminato con moglie e figlia presso l’Ikea, quando è stato fermato da un’agente di sicurezza che voleva verificare la regolarità del suo parcheggio. Secondo il direttore del negozio, Bruno Salasc, l’eccesso di zelo è dipeso dal fatto che Pascal era arrivato al centro commerciale guidando lui stesso la macchina. L’agente non ha visto nessuna persona apparentemente portatrice di handicap e ha così fermato Pascal, accusandolo di volerlo fregare dopo che gli aveva mostrato i suoi documenti.

“Dopo aver avvertito i colleghi via radio mi ha detto di seguirlo in ufficio, mentre mia figlia piangeva perchè vedeva trattato suo padre come un ladro. L’agente di sicurezza mi diceva che non ero un vero portatore di handicap, perchè avevo solo un paio di dita tagliate. I suoi modi erano oltremodo volgari, oltre che violenti”. Per essere convinto l’agente allora ha voluto una prova, e ha costretto Pascal a mostrare le sue protesi in pubblico, alzando i pantaloni. “Un’umiliazione terribile”, come afferma il trentanovenne girondino.

Per i toni aggressivi e per l’umiliazione subita in pubblico Pascal ha deciso di denunciare la catena svedese.