Il giardino delle piante che uccidono. Il cartello all’ingresso: “Non toccatele. Possono uccidere”

Se siete stufi dei soliti selfie da pubblicare su Instagram, perché ormai le vacanze a quello servono, ecco a voi il Giardino dei veleni. Il like dalla fascia di mercato del genere alternativo è assicurato.

di Redazione Blitz
Pubblicato il 9 Settembre 2022 - 10:17 OLTRE 6 MESI FA
Il giardino delle piante che uccidono: il cartello all'ingresso non toccatele

Il giardino delle piante che uccidono: il cartello all’ingresso non toccatele

Sopra il cancello la scritta “The poison garden” (“Il giardino dei veleni”) e sotto l’avvertimento: “Queste piante possono uccidere”.

E’ il Poison Garden dell’Alnwick Castle nel Northumberland, in Inghilterra. Un giardino, aperto al pubblico, che ospita più di 100 piante più o meno tossiche. Qui, ogni anno, svengono una trentina di persone. Tanto che per visitarlo è necessario, come ovvio, farsi accompagnare da una guida.

Il tour

A descriverlo è Marina Palumbo della Stampa: “Una visita al Poison Garden al castello di Alnwick nel Northumberland, in Inghilterra, richiede la supervisione di un esperto. Dopo aver seguito la guida oltre il cancello, gli ospiti possono ammirare le piante all’interno, purché si tengano a distanza di sicurezza. Una pennellata accidentale con il panace gigante (Heracleum mantegazzianum) può causare gravi ustioni e un’estrema sensibilità al sole che può durare anche fino a sette anni. E basta mangiare qualche bacca della pianta della belladonna per uccidere un bambino, mentre l’ingestione di giusquiamo provoca allucinazioni e l’inalazione del suo odore putrido provoca vertigini. Prima che ai visitatori sia consentito entrare, la guida dà vita a un breve briefing sulla sicurezza. I visitatori svengono informati di non essere autorizzati a toccare, assaggiare o annusare nulla. Ciò nonostante, ogni anno nel giardino svengono dalle 20 alle 30 persone”.

Tra le tante piante c’è anche il maggiociondolo, il secondo albero più velenoso del Regno Unito.

“L’albero è così velenoso – racconta la guida – che se uno dei rami cade per terra e resta lì per diversi mesi, dopodiché un cane lo raccoglie durante una passeggiata, probabilmente la passeggiata non la finisce. È davvero velenoso”.

Insomma: stufi della Grecia? Stufi dei soliti selfie mortali dagli scogli? Stufi delle foto in barca? Stufi dei selfie dalle baite di montagna? Il giardino dei veleni è il posto giusto per una vacanza alternativa. Con like assicurati sui vostri profili social.