Isis. Spiegel, propaganda internet con tecnologie europee

Pubblicato il 4 Dicembre 2015 - 18:36 OLTRE 6 MESI FA
Proganda Isis su Internet

Proganda Isis su Internet

GERMANIA, BERLINO – La propaganda su Internet dell’Isis, così importante per il reclutamento di terroristi anche dall’Occidente,   viene veicolata grazie all’aiuto, consapevole o meno, di aziende europee.

Lo scrive lo Spiegel online, in un’inchiesta che si avvale di documenti da cui emerge l’utilizzo di sistemi di parabole satellitari e modem forniti da due aziende europee: la Avanti Communications con sede in Gran Bretagna e l’Eutelsat, con sede a Parigi.

In quest’ultimo caso, lo Spiegel online sottolinea anche il paradosso che Eutelsat sia partecipata indirettamente dallo Stato francese con il 26%. In gran parte dei territori siriani e iracheni le infrastrutture di telecomunicazione sono ormai saltate, scrive il magazine di Amburgo, per cui i collegamenti Internet sono possibili solo attraverso parabole e modem satellitari.

Nelle aree controllate dall’Isis, possesso e installazione degli strumenti appositi sono possibili solo con l’approvazione delle autorità dell’organizzazione terroristica. Secondo i documenti in possesso dello Spiegel, se migliaia sono le installazioni presenti in Siria e Iraq, almeno un centinaio si trovano nelle zone controllate dalle milizie islamiche. L’accesso a Internet viene compiuto acquistando materiali attraverso una lunga catena di ditte di commercializzazione di beni e servizi.

A monte ci sono grandi aziende europee, particolarmente popolari sono le marche Hughes di Avanti e Tooway di Eutelsat, che utilizzano tecnologia di ditte statunitensi. Emissari delle ditte di commercializzazione riforniscono, attraverso la Turchia, le regioni di Siria e Iraq e, secondo Spiegel online, almeno questi dovrebbero conoscere i clienti e la loro posizione geografica, giacché il loro lavoro prevede consegna, installazione e aggancio alla rete attraverso precise coordinate Gps.

Il magazine ha potuto verificare alcune coordinate Gps degli anni 2014 e 2015: esistono in tutte le zone dove l’Isis è presente, da Aleppo (in parte controllata dalle milizie) alla cosiddetta capitale Raqqa e lungo il corso dell’Eufrate fino all’irachena Mosul.